Pagina 2 | Buffon e la frase sul bidone della spazzatura: "Mi vergogno. Allegri mi disse..." Poi l'aneddoto su Mazzone

Gianluigi Buffon presenta al Salone del Libro di Torino il suo nuovo libro “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”. La metafora della sua vita da portiere, fatta di grandissime soddisfazioni e imprese. Lo stava per essere la rimonta, eterna incompiuta, al Bernabeu contro il Real Madrid. Il rigore all'ultimo secondo impedisce ai bianconeri di andarsi a giocare i supplementari dopo una partita epica. Buffon viene espulso e ai microfoni dirà l'ormai iconica frase sul bidone della spazzatura. Nella presentazione è tornato a parlare dell'episodio: "Uno dei punti più alti della mia carriera [ride, ndr]. Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto. In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza, non era solo una partita persa, era qualcosa di speciale: una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori. A oggi io non so ancora perché sono stato espulso, l’arrabbiatura alle interviste era anche per quello".

Buffon, gli aneddoti su Mazzone e Lippi e la frase di Allegri

Buffon continua parlando dell'affetto della gente: "È un qualcosa che riconosco sempre e spesso anche fuori dall’Italia. Di solito questa cosa mi stupisce, perché alla fine non so cosa ho fatto di così speciale, ho fatto solo il mio lavoro e sapevo fare solo quello. Mi sono anche divertito e mi hanno pagato bene e mi ha dato fama. Allegri mi diceva: 'Te gigione sei bellissimo perché vivi in un totale stato di incoscienza, ma questa è la tua forza'. Ogni tanto ci ripenso e forse è vero". Poi l'aneddoto con Carlo Mazzone: “Paro ogni tiro in una partita contro il suo Brescia, quando è finita entro negli spogliatoi e c’era Mazzone con il fare di chi voleva vendicarsi e mi aspettava. Appena passo: 'Oh Buffon, ma che ciao, ma che hai fatto oggi? Oggi me parevi Lazzaro perché ti rialzavi sempre'". Buffon ha poi ricordato anche un episodio con Lippi nel Mondiale in Sudafrica: "Sono entrato negli spogliatoi, ero infortunato. Vedo tutti nelle mani nei capelli, disperazione, arriva il mister, era sereno e distaccato: 'Ragazzi non è colpa vostra, la colpa è mia che sono un c******e che ho portato voi'. Sono andato nella doccia a ridere".


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Buffon: "Moreno? La colpa era nostra ma arbitrò in maniera ignobile"

Un excursus dei Mondiali: "Nel 2006 sono stato il VAR per la testata di Zidane [ride, ndr]. La mia reazione e la mia corsa verso la zona incriminata ha fatto sì che gli arbitri si accorgessero che qualcosa era successo. Non lo diranno mai, ma l’azione è stata rivista in tv da loro. Tutto quello che era successo l’avevo visto solo io". E su Moreno nel 2002: "Avevamo capito che i media avevano condizionato il sentimento popolare. Tutti hanno visto, a giusta ragione, in Moreno il vero nemico numero uno che ci ha fatto uscire. Probabilmente la colpa era nostra, però lui arbitrò in maniera ignobile. Uscimmo dall’aeroporto quasi tra gli applausi". Infine un commento sulla finale di Champions tra Inter e Psg: “Ho un ruolo, in questo momento, che è federale superpartes. La verità però è una: le finali sarebbe giusto che le vincessero le squadre che meritano veramente. Chi se lo meriterà tra Psg e Inter lo prenderà. Ho perso tre finali, in nessuna delle tre abbiamo meritato di vincere. La Champions dispiace per la gente della Juve, ma a me non cambia niente, vuol dire che in quel momento sono stati più bravi gli altri”.


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Buffon: "Moreno? La colpa era nostra ma arbitrò in maniera ignobile"

Un excursus dei Mondiali: "Nel 2006 sono stato il VAR per la testata di Zidane [ride, ndr]. La mia reazione e la mia corsa verso la zona incriminata ha fatto sì che gli arbitri si accorgessero che qualcosa era successo. Non lo diranno mai, ma l’azione è stata rivista in tv da loro. Tutto quello che era successo l’avevo visto solo io". E su Moreno nel 2002: "Avevamo capito che i media avevano condizionato il sentimento popolare. Tutti hanno visto, a giusta ragione, in Moreno il vero nemico numero uno che ci ha fatto uscire. Probabilmente la colpa era nostra, però lui arbitrò in maniera ignobile. Uscimmo dall’aeroporto quasi tra gli applausi". Infine un commento sulla finale di Champions tra Inter e Psg: “Ho un ruolo, in questo momento, che è federale superpartes. La verità però è una: le finali sarebbe giusto che le vincessero le squadre che meritano veramente. Chi se lo meriterà tra Psg e Inter lo prenderà. Ho perso tre finali, in nessuna delle tre abbiamo meritato di vincere. La Champions dispiace per la gente della Juve, ma a me non cambia niente, vuol dire che in quel momento sono stati più bravi gli altri”.


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