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Leggi il commento sulla corsa alla rassegna iridata nel prossimo anno

Anche la nazionale di <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/mondiali-2026/2025/10/13-143784267/favola_capo_verde_la_nazione_pi_piccola_di_sempre_vola_ai_mondiali_2026">Capo Verde</a> stacca il biglietto per i Mondiali 2026 e gi&agrave; si appropria di un record. &Egrave; il Paese pi&ugrave; piccolo, per estensione, fra tutti quelli che hanno raggiunto una fase finale. Coi suoi 4.033 chilometri quadrati &egrave; Lilliput fra colossi territoriali come Usa, Bras

Dopo il 3-0 a eSwatini, apoteosi allo Stadio Nazionale. In pochi minuti le strade della capitale Praia si sono riempite di tifosi festanti tra caroselli, fuochi d'artificio e balli locali

PRAIA (CAPO VERDE) - Il sogno di <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/mondiali-2026/2025/10/13-143784267/favola_capo_verde_la_nazione_pi_piccola_di_sempre_vola_ai_mondiali_2026">Capo Verde</a> diventa realt&agrave;: il piccolo arcipelago africano, al largo delle coste del Senegal, si qualifica per la prima volta nella sua storia alla fase finale del Mondiale. Ex colonia portoghese, indipendente dal 1975, Capo Verde conta 525mila abitanti&nbsp;(solo l&#39;Islanda, che ha partecipato alla Coppa del Mondo del 2018 in Russia, &egrave; l&#39;unico paese ad essersi qualificato per la fase finale del torneo iridato con una popolazione pi&ugrave; piccola, ndr) e occupa la 70esima posizione nel ranking Fifa. Numeri che certificano un&#39;impresa clamorosa e per certi versi irripetibile.

<h2>Capo Verde ai Mondiali, che festa a Praia: balli e fuochi d&#39;artificio fino a tarda notte!</h2>

Dopo il 3-0 a eSwatini e il primato nel girone D delle qualificazioni africane, davanti al pi&ugrave; quotato Camerun,&nbsp;festa grande all&#39;&#39;Estadio Nacional&#39; di Praia, la capitale, dove i giocatori - tra lacrime e incredulit&agrave; per l&#39;impresa compiuta - hanno celebrato lo storico risultato davanti a pi&ugrave; di 15mila spettatori. L&#39;apoteosi si &egrave; poi riversata&nbsp;nelle strade: caroselli, fuochi d&#39;artificio, il concerto delle star locali&nbsp;Djodje e Soraia Ramos e balli a ritmo di reggae e &#39;funana&#39;, la musica tradizionale del piccolo arcipelago, fino a tarda notte.&nbsp;Capo Verde si unisce cos&igrave; alle altre cinque squadre africane gi&agrave; qualificate: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto e Ghana. Un risultato impronosticabile, tanto che il governo ha concesso la giornata di vacanza affinch&eacute; i tifosi potessero partecipare alla festa collettiva.

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<h2>Favola Capo Verde, le dichiarazioni dei protagonisti: &quot;La storia &egrave; fatta&quot;</h2>

&quot;Rendere felici tutte queste persone &egrave; una cosa straordinaria, &egrave; una vittoria per tutti i capoverdiani e, soprattutto, una vittoria per tutti coloro che hanno combattuto per la nostra indipendenza&quot;, le parole del ct Pedro Brito, meglio conosciuto in patria come &#39;Bubista&#39;. &quot;&Egrave; un momento speciale quest&#39;anno in cui celebriamo i 50 anni della nostra indipendenza&quot;. Gli fa eco il veterano della squadra, Ianique Tavares, autore del terzo gol contro eSwatini: &quot;&Egrave; cos&igrave; emozionante, non ho le parole per descrivere questo momento&quot;. In lacrime il portiere 39enne Vozinha: &quot;Sono molto, molto felice. Sognavo questo momento fin da bambino&quot;. &quot;La storia &egrave; fatta&quot;, &egrave; invece il titolo che campeggia su alcuni dei principali quotidiani capoverdiani.

<div id="mustFocus"><span class="kcode ktype-Foto" data-k-id="143764446" data-k-inline_properties="[]" data-k-kid="sn:cds:143764446" data-k-thumb="https://cdn.corrieredellosport.it/images/2024/02/07/171539745-63bb66e2-8b70-4b1f-b595-98fb88ef2c22-th.jpg" data-k-type="Foto">[[ge:sn:cds:143764446]]</div>

Storico Capo Verde, va ai Mondiali! La festa al fischio finale è incontenibile

Leggi il commento sulla nazionale azzurra, che ha battuto Israele garantendosi la qualificazione ai playoff per i Mondiali

Da oggi, massima concentrazione sugli spareggi. Mancano cinque mesi, a novembre dobbiamo giocare le ultime due gare di qualificazione in Moldova e con la Norvegia, ma se in questa lunga attesa <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/italia/2025/10/14-143786538/gattuso_il_ct_giusto_per_lottare">Gattuso</a> far&agrave; una richiesta, una convocazione a Coverciano, un allenamento col gruppo, una riunione con i giocatori, che sia accontentato. Da oggi tutto il movimento calcistico italiano deve sostenere, aiutare, incoraggiare e favorire il lavoro del ct e degli azzurri. Che aspettino, Superchampions, Superlega, partite australiane e affini, perch&eacute; se non andiamo al Mondiale nemmeno stavolta faremo un&rsquo;altra Super figura di mota.&nbsp;A Udine &egrave; stata un&rsquo;Italia eccitante solo nel finale, con il capolavoro di Retegui e il terzo gol di Mancini. Gi&agrave; il clima era pesante per altre ragioni, si giocava dentro uno stadio mezzo vuoto, anche preoccupato per quanto stava accadendo fuori, in pi&ugrave; ci si &egrave; messa la difficolt&agrave; degli azzurri, per un tempo intero, a trovare dei varchi in una difesa solida e compatta. Abbiamo una qualit&agrave; individuale piuttosto bassa, lo sappiamo, se poi mancano ali tecniche come Zaccagni e Politano e se manca un bomber come Kean, tutto diventa ancora pi&ugrave; complicato. Peraltro, ieri sera non c&rsquo;&egrave; stato nemmeno il contributo di un giocatore di spessore come Tonali.&nbsp;

<h2>Efficacia e carattere azzurri</h2>

Per 45 minuti, fino al rigore di Retegui, siamo andati a sbattere sulla difesa israeliana e abbiamo rischiato di prendere un paio di gol in contropiede. Si parler&agrave; del modulo, si discuter&agrave; sulla ragione per cui Gattuso, pur non essendo un affiliato alla &ldquo;difesa a tre&rdquo;, ha deciso di cambiare il sistema abbandonando la linea a quattro, ma la realt&agrave; &egrave; che quando la Nazionale non trova aria pulita, soffoca. E per aprire le finestre avremmo bisogno di un giocatore (un tipo di giocatore) che non abbiamo, quello che salta l&rsquo;uomo e spalanca il campo e il gioco. Israele, per dire, ne ha due: Salomon e Glouch.&nbsp;Pochi giorni fa, gli israeliani erano stati asfaltati dalla Norvegia. Che ha Haaland, vero, ma ha pure una nazionale che sembra una squadra di club per quanto &egrave; organizzata, compatta, furente. Noi fatichiamo di pi&ugrave;, molto di pi&ugrave;, a costruire il gioco, e non da ora. Anzi, in passato &egrave; andata anche peggio. Gattuso sa che certe distrazioni (presi quattro gol da Israele a Debrecen e rischiato ieri di prenderne un paio) stanno diventando una costante che preoccupa e qui c&rsquo;&egrave; da sistemare qualcosa, ma di questo suo inizio di ciclo possiamo tenerci alcune buone cose, come l&rsquo;efficacia e il carattere di una squadra capace di vincere quattro partite su quattro e di non mollare mai. Certo, contro Estonia e Israele ma, come detto, se diamo uno sguardo indietro, ci ricordiamo sofferenze anche con avversari di modestissimo livello tecnico.

<h2>L&#39;attacco funziona</h2>

Non solo, oltre alla vittoria e ai tre gol (sono 16 nelle ultime quattro partite, mica male) c&rsquo;&egrave; un altro aspetto che ci incoraggia, la doppia conferma di una crescita in attacco, dove per anni abbiamo brancolato nel buio. Doppietta (la terza in Nazionale) di Mateo Retegui, con un secondo gol fantastico dopo il rigore da lui stesso procurato e realizzato, e un tempo di Pio Esposito, senza gol (anzi, ne ha sbagliato uno bello grosso) ma capace di inserirsi agevolmente in questa squadra come pu&ograve; fare un centravanti esperto, non uno che, come lui, &egrave; entrato da pochi giorni nel giro: movimenti giusti, palloni protetti con forza, distribuzione intelligente. Ora almeno in attacco abbiamo il presente (Kean-Retegui) e il futuro (Esposito) e Rino li pu&ograve; anche mischiare.&nbsp;

Italia, date a Gattuso tutto ciò che vuole

Il ct azzurro è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria su Israele (3-0).

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