Shock in Brasile: un episodio di violenza nel calcio ogni quattro giorni

Un'analisi del quotidiano paulista Estadao mette in risalto questa statistica poco gratificante per il campionato verdeoro: 15 casi gravi dall'inizio dell'anno
Shock in Brasile: un episodio di violenza nel calcio ogni quattro giorni© Getty Images
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SAN PAOLO (Brasile) - Autobus attaccati, invasioni di campo e risse tra tifosi all'interno e all'esterno degli stadi: sono quindici i casi gravi di violenza nel calcio brasiliano dall'inizio del 2022. Un'analisi approfondita del quotidiano paulista Estadao mette in risalto che gli episodi in cui ai tifosi brasiliani "sfugge la mano" avvengono con una costanza preoccupante, circa uno ogni quattro giorni. In almeno quattro casi quest'anno, i giocatori sono stati vittime dirette dell'aggressione: gli autobus delle delegazioni di Grêmio e Bahia hanno subìto attentati in cui sono stati colpiti due giocatori. Al club del Rio Grande do Sul, l'attacco ha provocato un trauma cranico al paraguaiano Villasanti. Nel caso della squadra del Bahia, il portiere Danilo Fernandes è stato ferito dalle schegge e ha dovuto sottoporsi ad un intervento agli occhi. Alla fine di febbraio, invece, tifosi del Paraná hanno invaso il campo al 40' del secondo tempo e hanno attaccato i giocatori. Il risultato ha relegato la squadra in seconda divisione del campionato statale. Gravissimo inoltre quanto avvenuto prima della partita tra Atlético-MG e Cruzeiro per il Campeonato Mineiro svoltasi domenica scorsa: un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in una rissa che ha coinvolto decine di tifosi in un quartiere a 11 km dal Mineirão e tre persone sono state arrestate per atti illegali.

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Violenza in Brasile: "Parlano, si indignano, ma non intervengono"

"Tutti parlano, si indignano, ma nessuno interviene. Abbiamo già inviato una lettera a STJD e CBF con tutta la nostra indignazione per la nostra paura e suggerire misure immediate. Non abbiamo avuto un rispondi ancora", protesta Sampaio, vice-presidente ad interim della Federazione Atleti. "Uno dei suggerimenti è che i bus che trasportano gli atleti siano blindati. Sono misure che possono suonare assurde, ma vanno fatte. Una partita in cui ci si gioca la retrocessione non può essere giocata inoltre in uno stadio piccolo. Il club non è colpevole al 100% di questo, ma bisogna punire il club per punire il tifoso. Questa violenza non si ferma neanche davanti alla morte: diventerà una statistica". Gli fa eco il sindacato dei calciatori verdeoro: "Quando si perde una partita si lascia lo stadio preoccupati per quello che potrebbe succedere.  È necessario creare dispositivi per proteggere gli atleti . È inutile riproporre questa discussione ogni volta e non cambia nulla. È successo un anno fa, due anni fa, tre...Sta diventando un problema serio".


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