Leeds, bufera su Cellino: «Pagato dal club per elogiare il presidente su Facebook»

Un fan dei 'Whites' rivela di aver ricevuto dalla società inglese 500 sterline al mese per postare sui social messaggi a favore del presidente italiano e del suo operato
Leeds, bufera su Cellino: «Pagato dal club per elogiare il presidente su Facebook»© PA
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LEEDS - Ormai è chiaro che i social network rappresentino lo strumento più utilizzato per influenzare l'opinione pubblica e per veicolare un qualsiasi messaggio in modo da renderlo fruibile a quante più persone possibile. E' evidente che il vulcanico Massimo Cellino, ex presidente del Cagliari Calcio e dal 2014 discusso proprietario del Leeds United, conosca molto bene le dinamiche legate al potere immenso dei vari Facebook e Twitter, dato che avrebbe deciso di pagare un tifoso del Leeds per creare una pagina Facebook che perorasse il suo operato e quello del suo staff, nonostante una stagione disastrosa in Championship (17° posto in classifica, con soli 37 punti conquistati dopo 31 partite).

IL RACCONTO - Il tifoso in questione si chiama Scott Gutteridge. Contattato dal Daily Mail, il supporter dei Whites ha rivelato: «Il Leeds mi ha pagato 500 sterline al mese (circa 640 euro) per creare e alimentare un gruppo su Facebook chiamato “Cellino In (poi rinominato In Massimo We Trust). Mi ha contattato un anonimo membro della società, in quanto io mi occupo per lavoro della creazione di siti internet. Mi dissero che avrei ricevuto un compenso correlato all’attività della pagina».

LA STRATEGIA - L'amore tra Cellino e i supporters del Leeds non è mai sbocciato, tanto che gli stessi tifosi hanno più volte invitato formalmente il patron a cedere le quote societarie. E' di pochi giorni fa una spettacolare protesta inscenata fuori dall' Elland Road, stadio del Leeds United: migliaia di tifosi si sono dati appuntamento fuori dalla tribuna East, illuminata da un faro che proiettava slogan e scritte contro l'attuale proprietà. Lo slogan più gettonato era: "Massimo, è tempo che te ne vada". La Stategia della società inglese rappresenterebbe quindi una risposta pilotata al crescente malcontento: «Il club pensava che l’influenza positiva di un piccolo numero di tifosi potesse portare effetti positivi - ha spiegato Gutteridge -. Credevano che valesse la pena quindi investire dei soldi per sponsorizzare il gruppo».

IL LICENZIAMENTO - L'avventura di Gutteridge nei panni di 'Deus ex machina' della propaganda occulta dei Whites non è durata molto: «Ho iniziato a rendermi conto di cosa stava accadendo dietro le quinte del club. Si trattava soltanto di propaganda volta a mascherare le malefatte: il club utilizzava Facebook per opporre argomentazioni alle critiche dei fan. Il Leeds è un club marcio fino al midollo». Il club inglese, attraverso un suo portavoce, si è affrettato a smentire tutto quanto riportato sulle colonne del Daily Mail: «Non c’è niente di vero, ma sfortunatamente, a causa dell’isteria che circonda il Leeds, nessuno crede più a quello che dice la società».

 


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