Olanda-Francia si ferma al 14': l'ultimo saluto a Cruyff

Il pubblico orange ricorda la sua leggenda con una standing ovation
Olanda-Francia si ferma al 14': l'ultimo saluto a Cruyff© Getty Images
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ROMA - Minuto 14 dell'amichevole Olanda-Francia all'Amsterdam Arena. Il gioco si è fermato per ricordare l'immenso Johan Cruyff, scomparso ieri, ed il numero che era diventato sinonimo della sua classe. Un numero che - come ha raccontato l'Independent - Johan 'scoprì' per caso nel 1970, prima di una partita con il Psv, vinta 1-0. La numerazione allora andava dall'1 all'11 e lui nell'Ajax aveva sempre indossato il 9, ma quel giorno (il 30 ottobre) un compagno di squadra non trovò la sua maglia numero 7. Cruyff allora gli cedette la propria.

Poi prese la prima in cima alla pila di quelle nella sacca delle divise: era la 14. Non volle più lasciarla. L'Ajax l'ha ritirata nel 2007. Semplice e commovente la cerimonia organizzata dal Barcellona, dove Cruyff vinse sia da giocatore che da allenatore: tutti sul prato del Camp Nou, da Iniesta ai ragazzini delle squadre minori per l'ultimo saluto ed un lungo applauso al termine del minuto di silenzio. E tra i tifosi si diffonde l'hasthag #EstadiJohanCruyff per spingere la proposta di intitolare l'impianto a colui che per primo portò la Coppa dei Campioni in Catalogna.

FOTO, IL MONDO RICORDA CRUYFF

I giornali di tutto il mondo, sportivi e non, hanno dedicato lo spazio che meritava alla scomparsa del mito. Si è distinto, suo malgrado, l'inglese Guardian, pubblicando una foto di Rob Rensenbrink, altro giocatore della nazionale. Una qualche somiglianza tra i due c'è, ma per evitare la gaffe sarebbe bastato far caso al numero sui pantaloncini: il 15 e non il 14. "Un genio che rivoluzionò il calcio" è il richiamo in prima del francese Le Figaro, mentre il Times lo definisce semplicemente "il Genio". L'Independent si chiede se non sia stato "il calciatore più grande di sempre". Gli spagnoli El Mundo ed El Pais vanno oltre i semplici 'richiami': in prima pagina foto o disegno a tre colonne per il "genio del calcio totale" e il "grande rivoluzionario". Pagina completamente dedicata a Cruyff dai giornali sportivi: per l'Equipe "è stato il calcio", Marca e Sport gli rendono omaggio completo, mentre il portoghese A Bola lo accosta in foto a Eusebio col titolo "ora giocano nella nazionale di Dio".

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Su De Telegraaf una grande foto di spalle in maglia arancio, con le date 1947-2016. Non poteva mancare il ricordo di Pep Guardiola, che da Cruyff fu allenato ed al quale si è ispirato una volta passato dal campo alla panchina: "Non sapevo nulla di calcio, fino a quando non conobbi Cruyff. Con Johan sapevi che era possibile comandare e dominare il calcio. E quando le cose andavano male, peggio andavano e più lui credeva nelle sue idee". Di lui, ha aggiunto Guardiola, più che le vittorie "si ricorderà come ha cambiato i club in cui è stato. Ha trasformato l'Ajax, il Bara, l'Olanda, la Spagna. Era un personaggio dominante, con una personalità unica. Ci proteggeva da tutto e da tutti". La famiglia ha annunciato che le esequie si terranno in forma privata in una data ancora da fissare.

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