Saudi Pro League, quello che c’è da sapere sul campionato arabo

Tanti i campioni che hanno preferito lasciare l'Europa per trasferirsi in Arabia Saudita: tutti i segreti del torneo
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Si sta per alzare il sipario sulla nuova stagione della Saudi Pro League. Il campionato saudita avrà tutti gli occhi puntati dopo la rivoluzione di mercato, che ha portato numerosi campioni e stelle dall'Europa

Cos’è la Saudi Pro League?

La Saudi Pro League è la massima serie del campionato saudita, che da questa stagione sarà a 18 squadre invece delle solite 16. L'Al-Ittihad, che giocherà con Benzema e Kanté, è il campione in carica ed ha vinto il titolo con 5 punti di vantaggio sull’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. La squadra vincitrice della Saudi Pro League si qualifica per la Champions asiatica e il Mondiale per club. La seconda e la terza classificata, insieme alla vincitrice della Coppa del Re, si qualificano per la Champions asiatica.

Quando e perché è nato il campionato arabo?

La Saudi Pro League è stata fondata nel 1976, con 8 squadre iscritte. In precedenza l'unico torneo di rilevanza nazionale era la Coppa del Re saudita, e non c'era ancora un campionato nazionale. Il numero di squadre fu aumentato nella stagione 1981-1982, cambiando diverse volte numero col passare degli anni. Quella che sta per cominciare sarà la 49ª edizione del campionato saudita.

Quali sono le novità del campionato?

La principale novità sarà, ovviamente, la presenza di numerosi campioni provenienti dall'Europa, che hanno alzato vertiginosamente il livello di attenzione nei confronti del campionato saudita. Sono state introdotte, però, anche regole sullo sviluppo dei giovani talenti: c'è il passaggio da 18 a 16 anni per l'età minima per scendere in campo e rose che dovranno essere da 25 giocatori, più altri 10 giocatori sotto i 21 anni.


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