ROMA - Neymar è andato ma il Barcellona non intende chiuderla qui. Al Camp Nou non hanno digerito il trasferimento del brasiliano al Psg e sono pronti a dare battaglia sulle pendenze col giocatore, in primis il premio da 26 milioni di euro concordato per il rinnovo del contratto nell'ottobre dello scorso anno. Josep Vives, portavoce del Barcellona, ha detto a chiare lettere che Neymar non vedrà mai quei soldi considerando il fatto che non sono state rispettate le condizioni pattuite: «Uno, che il giocatore non trattasse con un altro club nell'ultimo mese; due, che esprimesse pubblicamente la decisione di rispettare il contratto; tre, il premio sarebbe stato versato a partire dall'1 settembre, per assicurarci che non andasse altrove. Davanti a queste inadempienze, non liquideremo questa somma».
FIFPRO: «CALCIO IN MANO A POCHI BIG» - «Il trasferimento record di Neymar al Psg è l'ultimo esempio di come il calcio sia più che mai dominato da un ristretto gruppo di ricchi club, gran parte dei quali con sede in Europa. Chiediamo alla Commissione europea di indagare sui flussi di denaro nel calciomercato all'interno del territorio dell'Ue per comprenderne l'impatto a livello competitivo». E' l'appello di Theo van Seggelen, segretario generale del FIFPro, il sindacato internazionale dei calciatori. «Chiediamo alla Commissione europea di indagare approfonditamente sulle regole per i trasferimenti approvate nel 2001 e che oggi necessitano di un'urgente revisione. Una riforma delle norme che regolano il mercato è una priorità per il FIFPro per tutelare i diritti dei giocatori come lavoratori e salvaguardare gli interessi del calcio». Per Van Seggelen, «l'enorme ricchezza del calcio è concentrata in pochi campionati e in pochi club quando invece potrebbe essere redistribuita in modo più efficiente e corretto per aiutare a proteggere l'equilibrio competitivo. Un mercato inflazionato e distorto, basato su cifre per i trasferimenti che vanno aumentando in modo vertiginoso, contribuisce a distruggere questo equilibrio. Le norme che regolano il mercato sono anti-concorrenziali, ingiustificate e illegali».
PIQUE' SALUTA NEYMAR - Il suo «se queda», «resta», di qualche giorno fa è rimasto un appello inascoltato, ma nel giorno in cui Neymar è stato ufficialmente presentato al Paris Saint Germain, Gerard Piquè saluta con affetto - dopo Messi, Suarez e Mascherano - l'ormai ex compagno di squadra. «Dal momento in cui sei arrivato, ti ho visto come un fratello minore - inizia il difensore del Barcellona, che correda le frasi con una bella foto in cui lui e Neymar si abbracciano - Tutto quello che facevi, il tuo modo di intendere la vita e il calcio. Eravamo molto simili e ci siamo avvicinati rapidamente. E' stato un piacere enorme averti al mio fianco in questi anni. Mi restano tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme, dentro e fuori dal campo. Sono felice che hai vinto tutto con la maglia del Barça. Questo resterà per sempre. Giocatori come te fanno più grande questo club e la sua storia». E infine: «Spero che il futuro ti vada alla grande. Meriti che i tuoi sogni che ti restano da compiere diventino realtà a Parigi. E per concludere, ricorda di far sempre quello che faceva il nostro amico JC: MAGIA. Ti voglio bene, Gerard», conclude Piquè.
BARCELLONA, INIGO MARTINEZ A UN PASSO - Il dopo-Neymar parte dalla difesa. In attesa di individuare l'erede del brasiliano, il Barcellona prova ad affondare il colpo per Inigo Martinez, centrale difensivo della Real Sociedad. Secondo la stampa spagnola, l'operazione potrebbe andare in porto la prossima settimana ed essere ufficializzata prima del Trofeo Gamper. I baschi, però, non faranno alcuno sconto e quasi certamente i blaugrana, che al giocatore offriranno un quinquennale, dovranno pagare i 32 milioni di euro della clausola rescissoria.