Dani Alves, che attacco al Barcellona: "Dopo la Juve non hanno avuto le p**** per riprendermi"

Il terzino brasiliano vuota il sacco: "Non volevano ammettere che avevano sbagliato. Se mi avessero trattato come pensavo di meritare, starei ancora giocando con loro, perchè è un club che amo"
Dani Alves, che attacco al Barcellona: "Dopo la Juve non hanno avuto le p**** per riprendermi"© Getty Images
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BARCELLONA (SPAGNA) - Dani Alves, nonostante abbia lasciato il Barcellona ormai dai diversi anni, non ha dimenticato il bel periodo passato al Camp Nou. Per lui parla il campo e i trofei conquistati, ben 43 tra club e nazionale. Il terzino brasiliano, parlando alla radio catalana RAC 1, ha vuotato il sacco. Scaricato dal Barcellona nel 2016, dopo otto anni di vittorie e sorrisi, perchè ritenuto ormai in fase calante, Dani Alves si è trasferito alla Juve dove ha dimostrato ancora una volta il suo valore, trascinando la formazione di Allegri fino alla finale di Champions League di Cardiff contro il Real Madrid. Una dimostrazione di forza importante. Chiusa l'esperienza in bianconero, Dani Alves rivela: “Ho detto al Barcellona che sarei tornato. Sono andato alla Juve per dimostrare che ero ancora in grado di giocare ad alto livello. Volevo tornare al Barça e loro avevano bisogno di me, ma non hanno avuto le p**** di ammettere che si erano sbagliati nei miei confronti. Se mi avessero trattato come pensavo di meritare, starei ancora giocando con il Barcellona, perchè è un club che amo".

Barcellona, Dani Alves vuota il sacco

Il terzino brasiliano continua: "Lo stile del Barcellona sta cambiando. Il club ha perso la sua identità e ora dovrà vivere un processo complicato per recuperarla. Credo che il Barça ora voglia essere solo un club che fa affari, vendere e comprare giocatori. E quando fai una cosa del genere perdi la tua identità, ecco qual è il problema al Barcellona". Dani Alves risponde poi così a chi vede nel terzino statunitense del Barcellona Sergino Dest un suo possibile erede: “Se dovessi dare un consiglio a Dest, gliene darei uno molto semplice: passa il pallone a Messi. Sergino Dest ha molte qualità e può fare bene al Barça, ma non mi piace fare paragoni. È successo anche a me con Cafu ed è un qualcosa che non ha molto senso”.

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