Barcellona, basta Lewandowski: 1-0 a Maiorca

A tre giorni dal big match di Champions League con l’Inter, una rete solitaria del bomber polacco permette ai blaugrana di inanellare il 6º successo di fila in campionato e di scavalcare in vetta alla classifica il Real Madrid, che domani ospita l’Osasuna.
7) Robert Lewandowski (Barcellona) - 35,85 milioni di euro (27,65 milioni di stipendio + 8,2 milioni di sponsor)© Getty Images
Andrea De Pauli
4 min

MAIORCA (SPAGNA) - Sesto successo di fila per il Barça, che a tre giorni dalla sfida Champions di San Siro con l’Inter, s’impone di misura a Maiorca e si prende, così, la vetta della classifica di Liga, in attesa della risposta del Real Madrid, che domani sera ospita l’Osasuna. Risolve tutto il solito Lewandowski, che a metà del primo tempo s’inventa letteralmente dal nulla il gol che decide il confronto. Ancora imbattuto, nonostante un pacchetto difensivo a pezzi, Ter Stegen, che al momento ha incassato solamente una rete nella trasferta di San Sebastian con la Real Sociedad, valida per la 2ª giornata del torneo, firmata da Alexander Isak, poi passato al Newcastle.

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Difesa d’emergenza

Difesa a pezzi per Xavi, che ha dovuto prendere atto degli infortuni sofferti con le rispettive nazionali da Koundé e Araujo, a cui si è aggiunto pure Bellerin, finito ko sui prati della cittadella sportiva di Santa Joan Despí. Il terzetto al completo, con ogni probabilità, si perderà il doppio scontro ravvicinato di Coppa Campioni con l’Inter. E con Sergi Roberto non ancora al meglio, così, il pupillo di Guardiola non può far altro che inventarsi un Baldé, che di mestiere farebbe il terzino sinistro, spostato per l’occasione sul lato opposto. Accanto a lui il redivivo Piqué e Christensen, con Jordi Alba che completa la linea. Rifiata Pedri, sostituito da Kessié, e in avanti, si rivede dal fischio d’inizio Ansu Fati insieme agli intoccabili Lewandowski e Dembelé. L’esperto Javier Aguirre si blinda con cinque difensori e quattro centrocampisti alle spalle dell’unico terminale offensivo, Muriqi.

Implacabile

Una buona ventina di minuti di studio, senza grossi sussulti, poi entra in scena Lewandowski, che innescato da Ansu Fati, parte sulla sinistra e dal nulla s’inventa un gol da urlo con scatto, finta secca per crearsi lo spazio, e destro chirurgico sul secondo palo. E salgono a 9 le reti per il pichichi della Liga. Un paio di minuti e il polacco, imbeccato da Busquets, potrebbe concedere il bis, ma fallisce il morbido pallonetto. La gara, nei minuti successivi, complici alcune scelte discutibili del direttore di gara, Gil Manzano, si scalda e piovono i cartellini. A farne le spese è, soprattutto, Oscar Hernandez, fratello e braccio destro di Xavi, che viene allontanato dalla panchina blaugrana. Le cose si tranquillizzano un po’ e il Maiorca fallisce l’occasionassimo del pari con Jaume Costa, che liberato a centro area da Antonio Sanchez, da due passi calcia addosso a Ter Stegen.

Sofferenza

Ad inizio ripresa, il Maiorca parte a testa bassa alla ricerca del pareggio e, dopo una maniciata di minuti, impegna Ter Stegen, da posizione angolata, con il pimpante Antonio Sanchez. I catalani, comunque, limitano al minimo sindacale gli attacchi dei locali. A metà frazione Xavi decide di giocarsi i primi cambi, con Pedri e Raphinha che rilevano Kessié e Ansu Fati. A dieci minuti dal termine, poi, è il turno del convalescente Sergi Roberto e di Ferran Torres che sostituiscono Jordi Alba e l’impalpabile Dembelé. Forze fresche che, però, non possono evitare un finale di grande sofferenza per i catalani, che chiudono in affanno, ma riescono, comunque, a difendere il prezioso successo fino al fischio finale. Barça momentaneamente in vetta alla classifica di Liga e, ora, testa alla trasferta Champions di Milano.

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