Barcellona, Piqué chiude la carriera con una espulsione dalla panchina

Nonostante un’ora abbondante in inferiorità numerica, per l’espulsione di Lewandowski, i blaugrana battono in rimonta l’Osasuna e si assicurano il primato in classifica almeno fino alla ripresa dopo il Mondiale
Barcellona, Piqué chiude la carriera con una espulsione dalla panchina© EPA
Andrea De Pauli
4 min

PAMPLONA (SPAGNA) - Vetta solitaria della Liga assicurata almeno fino a San Silvestro, quando riprenderà il torneo dopo la sosta Mundial per un gagliardo Barça, che riesce a imporsi in rimonta sull’Osasuna nonostante un’ora abbondante con un uomo in meno. Colpa di un nervosissimo Lewandowski, che si fa cacciare per due ammonizioni ravvicinate nella prima mezz’ora di gara, coi blaugrana già sotto di un gol per la rete di David Garcia. Tra i due tempi, si fa cacciare anche il panchinaro Piqué, all’ultima in assoluto da calciatore. Nella ripresa, però, i catalani tirano fuori l’orgoglio e ribaltano tutto con Pedri e il subentrato Raphinha. Barça a +5 dal Real Madrid, che giovedì gioca contro il Cadice.

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Lampo navarro

Stesso undici schierato nel vittorioso match di sabato scorso contro l’Almeria per il Barça, con l’unica eccezione di Piqué, che nell’ultima partita in assoluto della sua trionfale carriera, parte dalla panchina, sostituito da Christensen. Rispetto al passato week end, però, i blaugrana partono decisamente più contratti, travolti dall’esuberanza dell’Osasuna, che supewrato il 5’ di gioco passano in vantaggio con David Garcia, sugli sviluppi di una giocata d’angolo che pare viziata da un fallo precedente di Unai Garcia su Marcos Alonso. Nonostante le proteste dei catalani, il signor Gil Manzano, con il conforto del Var, convalida la rete. Poco dopo, Busquets perde un pallone al limite dell’area e ne approfitta Chimy Avila, che prosegue l’azione e calcia sull’esterno della rete.

Rossi celebri

A complicare ulteriormente la già complicata situazione del Barça ci pensa, poi, un Lewandowski piuttosto nervoso, che si guadagna due cartellini gialli ravvicinati, l’ultimo per una spallata di insolita ingenuità a David Garcia. È stata da poco varcata la mezz’ora e i blaugrana si ritrovano in dieci. Nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi di Xavi provano a rientrare in partita e troverebbero anche il pareggio, allo scadere, con Ferran Torres, servito dalla sinistra dall’ottimo Jordi Alba. Giocata, però, invalidata per il fuorigioco dello stesso attaccante. Al termine della prima frazione, il panchinaro Piqué si getta sul direttore di gara e protesta in modo veemente, tanto da guadagnarsi anche lui il cartellino rosso. La sua gloriosa storia in balugrana, così, si chiude con un espulsione, a conferma dell’approccio a volte fin troppo appassionato del difensore catalano.

Raphinha la ribalta

Il Barça, nella ripresa, si ripresenta bello carico e, nonostantec l’uomo in meno, riesce subito a pareggiare grazie a Pedri, che chiude al meglio una giocata iniziata dallo scatenato Jordi Alba sulla mancina. L’Osasuna non ci sta, inizia a far circolare il pallone con velocità e crea diverse occasioni, specie col Chimy Avila, che impegna più volte l’attento Ter Stegen. Ancor più vicino al gol, il subentrato Kike Garcia con una deviazione ravvicinata  che scuote l’esterno della rete. A segnare, però, sul fronte opposto è l’altro subentrato Raphinha, che tesaurizza al meglio un lancio chilometrico di Frenkie de Jong per insaccare con un astuto colpo di testa. Il Barça, poi, regge all’assalto finale dei navarri. Con 5 lunghezze di vantaggio sul Real, che gioca giovedì col Cadice, il primato dei catalani è assicurato fino alla ripresa dopo Qatar 2022.

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