Supercoppa di Spagna, il Real Madrid si prende la finale: 5-3 contro l’Atletico

I blancos strappano il biglietto per la prima finale del 2024 superando i colchoneros nella prima delle tre stracittadine che si giocheranno di qui a venticinque giorni. I ragazzi di Ancelotti, per centrare l’obiettivo, hanno bisogno dei supplementari
Supercoppa di Spagna, il Real Madrid si prende la finale: 5-3 contro l’Atletico© Getty Images
Andrea De Pauli
5 min

RIAD (ARABIA SAUDITA) - Reti e spettacolo al King Saud University Stadium di Riad, casa abituale dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo, dove il Real Madrid si aggiudica il primo dei tre derby ravvicinati con l’Atletico che vale l’accesso alla finalissima di Supercoppa di Spagna, che si celebrerà domenica prossima, nel medesimo scenario. I blancos si garantiscono la possibilità di giocarsi il primo trofeo del 2024 solo al termine dei supplementari, grazie a uno sfortunato autogol di Savic e allo squillo finale dello scatenato Brahim Diaz, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi con uno spettacolare 3-3.

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Gli schieramenti

Orfano dei lungodegenti Courtois, Militao e Alaba, Ancelotti trattiene inizialmente in panchina anche Toni Kroos, reduce da una botta a un piede. Davanti a Kepa, così, tocca a Rudiger e Nacho, spalleggiati da Carvajal e Mendy. In mezzo al campo, con il puntello Tchouameni ci sono Valverde, Modric e Bellingham. Confermatissimi, in avanti, i due brasiliani Rodrygo e Vinicius. Simeone risponde confermando dieci undicesimi della squadra vittoriosa nel derby di campionato dello scorso 24 settembre. Unica variazione, un De Paul in ottima forma preferito all’altro e ex Udinese, Nahuel Molina. A proteggere Oblak, così, si rivede il terzetto formato da Savic, Gimenez ed Hermoso, con Marcos Llorente e Lino sulle due corsie. Sulla mediana, con De Paul ci sono Koke e Saul, col compito di innescare gli intoccabili Griezmann e Morata.

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L’Atletico prende terribilmente sul serio la competizione e parte fortissimo. Una manciata di minuti ed è già prima prodezza per Kepa, che toglie dall’incrocio una pennellata a giro di Lino. Sul corner successivo, però, il portiere blanco non può nulla sulla capocciata vincente di Mario Hermoso, lasciato colpevolmente solo in area. Il Real reagisce e, dopo un rigore chiesto a gran voce da Rodrygo per un intervento di Saul, arriva il pari di Rudiger, che svetta imperioso sugli sviluppi di una giocata d’angolo di Modric. Prima della mezz’ora, arriva anche il sorpasso merengue, con una zampata da centro area di Mendy, trovato dall’altro terzino Carvajal. I colchoneros non ci stanno e riacciuffano il 2-2 con una gran giocata di Griezmann, chiusa con un destro micidiale. 174 gol in biancorosso per il Piccolo Principe, massimo marcatore della storia dell’Atleti. Prima dello scadere della pirotecnica prima frazione c’è ancora il tempo per un mezzo miracolo di Oblak sul funambolo Rodrygo.

Colpo su colpo

Nella ripresa, comprensibilmente, i ritmi calano, ma l’interscambio di colpi prosegue. Il primo a sfiorare il bersaglio grosso è l’Atletico, con un diagonale dell’attivissimo Lino che si spegne sul fondo. Poi, inizia la giostra dei cambi. Kroos rileva Modric, mentre il Cholo rinfresca il suo undici con Riquelme e Molina per Saul e lo stesso Lino. Poco dopo, una dormita collettiva della difesa biancorossa permette a Carvajal di apparire solo soletto davanti a Oblak, ma il portierone sloveno ci mette una pezza. Varcata la mezz’ora, i colchoneros tornano avanti grazie a una sfortunata autorete di Rudiger che fa infuriare Kepa, indignato per una carica ai suoi danni di Morata. La reazione del Real non si fa attendere e prende forma nel nuovo pareggio di Carvajal, che insacca al termine di un’azione insistita. Sono supplementari, che si decidono proprio all’ultimo, a favore dei blancos, con un autogol di Savic e una fuga in campo aperto del subentrato Brahim Diaz, che insacca nella porta lasciata sguarnita da Oblak, che si era lanciato in avanti alla disperata, alla ricerca del pareggio. La finale è del Real, che se la vedrà con la vincente di Barcellona-Osasuna, che si disputerà domani sera nel medesimo scenario.

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