Real Madrid, ci vuole una magia di Modric per battere il Siviglia e rispedire il Barcellona a -8

Una prodezza del fuoriclasse croato, subentrato nella ripresa, permette ai blancos di fare bottino pieno contro gli andalusi di Sergio Ramos
Real Madrid, ci vuole una magia di Modric per battere il Siviglia e rispedire il Barcellona a -8© Getty Images
Andrea De Pauli
4 min

MADRID (SPAGNA) - Una prodezza dell’eterno Luka Modric, lanciato nella mischia da Ancelotti con il risultato che non si schiodava dallo 0-0, permette a un Real in piena emergenza di avere la meglio sull’ostico Siviglia della vecchia bandiera Sergio Ramos. L’ex capitano blancos, che non si presentava al Santiago Bernabeu come avversario da quasi venta’anni, è stato accolto da un’ovazione del pubblico. Con questa vittoria, Vinicius e compagni rispediscono il Barça a 8 lunghezze di distanza e a 9 il Girona, che però ha la possibilità di riportarsi a -6, in caso di vittoria nel posticipo del lunedì col Rayo Vallecano.

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Uomini contati

Scelte obbligate, o quasi, per Carlo Ancelotti, che oltre ai lungodegenti Courtois, Militao e Alaba, non può contare sugli altri infortunati Bellingham e Joselu e sugli squalificati Carvajal e Camavinga. Il tecnico di Reggiolo si consola con la riapparizione di Rudiger, che si piazza insieme a Nacho nel cuore della difesa. Davanti al terzetto di centrocampo formato da Valverde, Tchouameni e Kroos, tocca nuovamente a Brahim Diaz completare il tridente offensivo con Rodrygo e Vinicius. Quique Sanchez Flores risponde con un’abbottonata linea difensiva a cinque, coordinata dall’eterno Sergio Ramos, applauditissimo dal Santiago Bernabeu al momento della lettura delle formazioni. Davanti, con En-Nesyeri c’è il rampante Isaac Romero.

A nervi tesi

Dopo una prima fase di studio, sono gli andalusi a provarci con En-Nesyri, che liberato a centro area da Isaac Romero, sballa la conclusione. Un paio di minuti e il Real andrebbe a segno con Lucas Vazquez, ma il Var richiama il direttore di gara Diaz de Mera Escuderos, per un’entrata di Nacho su En-Nesyri a inizio giocata, scatenando la rabbia di Ancelotti, che finisce per farsi ammonire. La partita s’innervosisce e perde le staffe pure il glaciale Kroos, ammonito a sua volta per una plateale protesta dopo una decisione discutibile del fischietto. Nel finale della prima frazione, i blancos ritrovano un minimo di serenità e si rendono pericolosi con un tiro di Tchouameni che scuote l’esterno della rete e con una botta dalla lunga distanza di Valverde deviata sopra la traversa da Nyland.

Modric infinito

Il Real continua ad attaccare a testa bassa anche nella ripresa e, al 3’, coglie il palo con una deviazione di Valverde. Sul fronte opposto, Lunin riesce a neutralizzare d’istinto un tiro a botta sicura di Isaac Romero, servito da un tocco d’esterno di Ocampos. Scampato il pericolo, i blancos riprendono l’assedio e sfiorano altre due volte il gol con Rodrygo e Vinicius. Al 20’, contrattempo per l’arbitro Diaz de Mera Escuderos, che finisce ko per un malanno al polpaccio. I massaggi non sortiscono l’effetto sperato e la gara riprende, dopo qualche minuto, con il quarto uomo Fernandez Buergo, che s’incarica di dirigere l’ultima porzione della partita. Col risultato che non si sblocca, alla mezz’ora Ancelotti si gioca la carta Modric. Scelta azzeccatissima, visto che è proprio il croato a trovare il gol partita con un prodigioso destro dal limite, che bacia il palo prima di concludere la sua corsa in rete. Real di nuovo a +8 dal Barça e, almeno per una notte, a +9 dal Girona, impegnato domani sera nel posticipo col Rayo Vallecano.

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