Guardiola: "Se perdo con il Real potrebbero licenziarmi"

Così il tecnico del Manchester City: "La proprietà vuole vincere la Champions e se dovessimo essere eliminati la proprietà mi dirà 'Non è abbastanza'. Purtroppo non sono il migliore al mondo e non posso garantire ogni tipo di successo"
Guardiola: "Se perdo con il Real potrebbero licenziarmi"© Getty Images
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MANCHESTER (Inghilterra) - "Se non batteremo il Real Madrid allora il proprietario arriverà e mi dirà: 'Non è abbastanza, vogliamo la Champions' e mi licenzierà. E allora io dirò: 'Ok grazie, è stato un piacere'". Pep Guardiola lo immagina già il possibile discorso con cui lui e il Manchester City si diranno addio. È lui stesso che ne parla nell'intervista concessa durante Soccer Saturday ai microfoni degli inglesi di Sky Sports. I suoi Citizens stanno vivendo una stagione difficile in Premier dove il Liverpool ha accumulato un vantaggio considerevole e, come al solito, non sono stati fortunati al sorteggio per gli ottavi di Champions dove hanno beccato il Real. Ed è proprio la massima competizione europea il sogno proibito del club ormai da diversi anni e anche con Guardiola, che con il Barcellona ne ha vinte due, non viene neanche sfiorata. "Stiamo dando un messaggio sbagliato alle nuove generazioni: contano solo i trofei. Le persone credono che, se sei Guardiola, devi vincere tutti i titoli possibili, ogni anno. È impossibile. Se non vinci la Champions la stagione è un disastro e se la vinci è un successo".

Guardiola: "Vorrei garantire la Champions, ma non sono così bravo"

"Perché questo ragionamento? Vincere è molto difficile, la Champions soprattutto. Se così fosse, in oltre cento anni di storia del Manchester City ci sarebbero state cento stagioni fallimentari e questo non è vero", ha aggiunto Guardiola che il 26 febbraio sarà al Bernabeu per l'andata degli ottavi contor il Real e il 17 marzo ricevrà i Blancos all'Etihad. "Voglio vincere la Champions? Certo - risponde Guardiola -, sogno e mi godrò le partite con il Real, per vedere cosa posso fare. Le due settimane precedenti alla sfida saranno le più belle della mia vita professionale, perché voglio studiare come batterli. Noi vogliamo sempre fare il massimo, ma non si può assicurare ogni anno di vincere tutti i titoli in patria, come non si può assicurare di riuscire a vincere la Champions League. Mi piacerebbe tanto garantirlo, ma non sono bravo abbastanza".

Guardiola: "Non sono il migliore al mondo"

Da molti è considerato il numero al mondo, ma Guardiola non si è mai considerato speciale o di un altro livello. "Non mi sono mai sentito il migliore, nemmeno quando al Barcellona ho vinto sei titoli di fila e un triplete. Ho vinto perché ho sempre avuto giocatori straordinari in grandi club - sottolinea il tecnico catalano -. Ci sono grandi allenatori che non hanno questi giocatori e non allenano in grandi club. Io sono un bravo allenatore, ma non il migliore. Datemi una squadra che non sia il Manchester City e non vincerò". C'è tempo per parlare anche del Liverpool di Jurgen Klopp, virtualmente campione con 22 punti di vantaggio proprio sul Manchester City. "Loro ci hanno messo quattro-cinque anni per vincere il primo titolo la scorsa stagione. È stato un processo e ora sono la miglior squadra al mondo. La gente pensa sempre che se sei Guardiola o Klopp devi vincere tutto ogni anno, fare due milioni di punti e due milioni di gol. A volte non è possibile. A volte ci sono gli avversari, altre volte non puoi semplicemente farlo".

(In collaborazione con Italpress)


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