Manchester City, nuove accuse: sponsorizzazioni fittizie da 34 milioni

Secondo quanto riportato dal Times, il club inglese è accusato di aver ricevuto pagamenti mascherati da accordi con sponsor
Manchester City, nuove accuse: sponsorizzazioni fittizie da 34 milioni© Getty Images
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Nuove e pesanti accuse per il Manchester City. Secondo quanto riportato dal Times, una figura misteriosa proveniente dagli Emirati Arabi Uniti, avrebbe pagato al club inglese 30 milioni di sterline (circa 34 milioni di euro). Tutto sarebbe stato scritto in un rapporto redatto dalla Uefa nel 2020, ma mai pubblicato. I pagamenti sarebbero stati effettuati in due tranche: la prima (da 15 milioni) nel 2012, la seconda, dello stesso importo, nel 2013. Pagamenti che dovrebbero essere parte delle 115 accuse rivolte al club per presunte violazioni delle norme economico-finanziarie nella Premier League.

I dubbi dell'Uefa

Il rapporto del comitato giudicante del Club Financial Control Board (CFCB) della Uefa evidenzia che i pagamenti sarebbero dovuto provenire dalla società di telecomunicazioni di maggioranza statale degli Emirati Arabi Uniti, la Etisalat, ma erano in realtà "finanziamenti azionari mascherati". Secondo quanto riportato, questi versamenti verrebbero dai proprietari della City, l'Abu Dhabi United Group (ADUG), il gruppo di investimento guidato dal vicepresidente di Abu Dhabi, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan. Il rapporto specifica che durante un'udienza disciplinare della Uefa, l'avvocato del City ha nominato la persona che ha versato il denaro come "Jaber Mohamed" e ha dichiarato che si trattava di "una persona che opera nel settore delle forniture finanziarie e di intermediazione degli Emirati Arabi Uniti". Nel rapporto però viene posta una domanda: "Perché Etisalat o ADUG avrebbero dovuto avere bisogno di di assistenza finanziaria da parte di un broker per pagare i debiti di sponsorizzazione di Etisalat?".

La difesa del Manchester City

Secondo i difensori del City,  Etisalat avesse rimborsato i soldi al proprietario nel 2015, posizione non accettata dalla Uefa, che ha imposto al club la squalifica per due anni dalle competizioni europee nel 2019: sanzione tuttavia ribaltata poi dal TAS di Losanna, che ha stabilito come i pagamenti non potevano essere trattati come violazioni delle regole perché  prescritti. Tuttavia, però, i pagamenti Etisalat possono essere ancora compresi tra le accuse formulate dalla Premier League.

Jaber Mohamed, l'uomo chiave

Secondo il Times, l'identità di Jaber Mohamed deve ancora essere verificata dagli investigatori, che non hanno avuto l'opportunità di ascoltarlo come testimone chiave. Il rapporto del comitato giudicante conclude: "Sono stati presi accordi in base ai quali i pagamenti sono stati effettuati o fatti effettuare da ADUG ma attribuiti agli obblighi di sponsorizzazione di Etisalat in modo da mascherare il vero scopo del finanziamento azionario, e tali accordi sono stati attuati dai pagamenti effettuati da Jaber Mohamed per un totale di 30 milioni. La dirigenza del club era ben consapevole che i pagamenti per un totale di 30 milioni di sterline effettuati da Jaber Mohamed erano stati effettuati come finanziamento azionario, non come pagamenti per lo sponsor a causa di autentiche passività di sponsorizzazione".


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