Calciomercato Juventus, caccia a Pogba, sette big pronte a spendere tra 80-100 milioni
Tutti vogliono Pogba: sette big d’Europa potrebbero trattare sulla base di 80-100 milioni
ROMA - Ormai il satelitte è in orbita. Una ascesa inarrestabile, seguita con il sorriso compiacente dal ct Antonio Conte, che lo ha visto al decollo quando allenava la Juventus, e benedetta dall’attuale tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, che sta accompagnando il momento migliore del talento francese. Ormai un prototipo di campione in piena regola. Paul Pogba irrompe nell’universo del calcio mondiale: sale potenzialmente sul podio dei giocatori più quotati, dietro a Cristiano Ronaldo e Messi, davanti a Neymar e Bale. Nella nostra serie A è semplicemente un marziano. Sarà curioso rivederlo in Champions da metà febbraio, perché tra la fine dell’anno appena passato e questo 2015 c’è una manciata di giorni, eppure Paul Pogba ci sembra spinto ulteriormente verso l’alto, ci sembra straordinariamente più forte, in maniera se possibile più travolgente ancora rispetto a come ha iniziato la stagione. Gli effetti di tutto questo sul mercato internazionale diventano inevitabili. Non da oggi, per la verità. La Juventus ha già trascorso una sessione di mercato estivo senza volersi porre il problema di una cessione di Pogba. E c’è da dire che le Grandi d’Europa si sono accostate appena, per fiutare, capire, senza affondare il colpo. La Juve non ha dato modo. Ma l’estate che verrà sarà... un inferno. L’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, fa capire che la cessione di Paul Pogba non deve essere considerata fin d’ora inevitabile. In fondo, se mai come nel 2015-2016 i bianconeri dovranno pensare a consolidare una posizione di primissimo piano in Europa, farlo con Pogba significherebbe assicurarsi una garanzia importante. Magari facendo passare la ricostruzione per altre cessioni eccellenti e aspettando il 2016, dopo l’Europeo, per capitalizzare al massimo la cessione, qualora diventasse inevitabile. La legge di mercato. Tutto vero, tutto plausibile. Poi c’è... il mercato. Con le sue leggi, la domanda, l’offerta. E da qui l’asta. Ecco, la sensazione è che Paul Pogba non si possa esimere da tutto questo. Già dai prossimi mesi. Il suo manager è un uomo abile, sensibile ai segnali del mercato. Da Nedved ieri, a Ibra, Balotelli, e poi Mkhitaryan, Lukaku, Matuidi, Mino Raiola è uno dei grandi padroni del calciomercato: ed è un professionista che lavora nell’interesse dei suoi assistiti. L’obiettivo è il profitto, visto dalla sua ottica non fa una piega. Cosa vuol dire questo: che non appena si agiterà la prima foglia attorno al suo gioiello, è facile pensare che stavolta Raiola porterà dei ragionamenti sul tavolo della Juventus. Che può decidere di resistere alle tentazioni su Pogba, ma non può competere (non solo il club bianconero, sia molto chiaro questo: nessuno in Italia), con certi ingaggi da 8, 9, 10 milioni l’anno. «Pogba costa molto, penso che pochi club possano permetterselo, penso a sette società: Bayern, Real, Barcellona, Psg, Manchester United, Manchester City e Chelsea».
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