Calciomercato Roma, ora Perotti e il difensore

Sabatini vuole chiudere oggi per l’argentino del Genoa
Calciomercato Roma, ora Perotti e il difensore© Getty Images
Marco Evangelisti
4 min

ROMA - Il Milan è sempre lì, apparentemente carta da parati sullo sfondo delle trattative di Walter Sabatini, in realtà presenza inquietante aggrappata al muro. Può essere amico, come nei casi Bertolacci, El Shaarawy, Romagnoli, può essere monito come nella questione Perotti. L’argentino del Genoa è prenotato dalla Roma ed è improbabile cambi direzione improvvisamente. Solo che i giallorossi stanno rastrellando i soldi che servono non tanto per gli acquisti in sé quanto per rammendare il bilancio economico del mercato e mettersi al sicuro dalle prossime ricognizioni dell’Uefa.

PARITA' - Diego Perotti, argentino, 27 anni, attaccante esterno e trequartista all’occorrenza, completamento perfetto per qualsiasi squadra figuriamoci per una imperfetta come la Roma, non è arrivato a Fiumicino ieri e non ci arriva questa mattina. Infatti continua ad allenarsi con il Genoa. La Roma, se lo prende, paga 3 milioni per il prestito e ne promette 9 per il riscatto. Per dire che l’affare non è solo pronto, è servito in tavola. Naturalmente più le firme slittano, più il sipario del mercato si avvicina (calerà lunedì alle 23), più aumentano le possibilità per chi sorveglia alle spalle di strappare il giocatore alla Roma. Accade solo se Sabatini finge di distrarsi. In realtà il direttore sportivo giallorosso non ne ha nessuna voglia e, con l’avallo peraltro non determinante del nuovo allenatore Luciano Spalletti, conta di definire oggi stesso l’acquisto. Tanto che anche il Genoa ha ingranato l’avanti tutta e sta concludendo per Artur Ionita del Verona e Antonio Floro Flores del Sassuolo. Quando diciamo: l’avallo non determinante di Spalletti intendiamo soltanto sottolineare come tra la Roma e Perotti il magnetismo sia di vecchia data e che già da qualche mese i giallorossi hanno in mente di chiudere la pratica. Poi Spalletti utilizzerà il giocatore come meglio gli verrà nel suo modulo preferito che comunque prevede una gran folla di uomini di fascia e molta assistenza in più per Edin Dzeko. Stephan El Shaarawy è stato il primo acquisto (ufficiale: 1,4 milioni per il prestito,13 per il diritto di riscatto), Perotti sarà probabilmente il secondo e così Sabatini fa pari e patta, dal punto di vista numerico, con le partenze di Juan Iturbe e di Gervinho.

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Da qui a lunedì la Roma ha in lista soltanto un’altra operazione, probabilmente la più necessaria e delicata. Gli affari sinora portati avanti hanno sostituito la popolazione ribelle con una più ligia alle disposizioni tattiche spallettiane. Fors’anche meno affascinante, se più solida lo scopriremo. Ma alla Roma serve essenzialmente un difensore centrale e qui di trattative imbastite ce ne sono sin troppe. Una arriverà in fondo. Una che non risucchi troppe risorse dal borsellino di Sabatini. Per la medesima faccenda del fair play finanziario di cui abbiamo parlato poc’anzi. Lorenzo Tonelli, dell’Empoli, lunedì sera ha cenato in un ristorante di Testaccio. Apparentemente non è sul mercato, a guardar meglio c’è il Napoli che gli ronza intorno e comunque i 10 milioni chiesti non suonano bene alle orecchie della Roma. Discorso analogo, senza cena a Testaccio, per Francesco Acerbi, del Sassuolo.

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