Roma, Sabatini: Nainggolan e Pjanic restano? Non dipende solo da noi

Il ds giallorosso: «Vogliamo tenerli ma dipende anche dalla volontà del giocatore. El Shaarawy e Digne restano, abbiamo preso Alisson che è il portiere del Brasile»
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SENIGALLIA - Alisson in porta, forse anche Szczesny, Digne in difesa, Nainggolan e Pjanic a centrocampo e El Shaarawy, Totti e Dzeko in avanti. È la formazione della quale Walter Sabatini, all'evento di consegna del Premio Renato Cesarini a Senigallia, ha parlato a margine dell'evento, incalzato dalle domande dei tanti cronisti presenti.

CAPITOLO PORTIERI - «Sento parlare di confusione in porta, che ci sono troppi portieri. Infatti oggi ho accolto Alisson dicendogli 'Che sei venuto a fare, abbiamo 4-5 portieri...'. Scherzi a parte, al momento abbiamo preso il portiere titolare del Brasile, un ragazzo di 23 anni molto forte e che ora partirà per andare a giocare la Coppa America. Al momento abbiamo Szczesny che è un giocatore dell'Arsenal, De Sanctis che è in scadenza di contratto, Skorupski che abbiamo deciso di ricollocare, quindi al momento c'è Lobont oltre a Alisson. Parleremo comunque con l'Arsenal per cercare di confermare Szczesny».

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EL SHAARAWY E DIGNE RESTERANNO - Il ds giallorosso rivela anche altre manovre di mercato: «Per quanto riguarda El Shaarawy siamo molto soddisfatti di poterlo trattenere, vogliamo esercitare l'opzione di tenerlo con noi. Digne? Il tenace Digne...(sorride, ndr) È un'operazione che dobbiamo riuscire a fare con il Psg. Lo vogliamo trattenere, è un ragazzo che merita, troveremo un accordo sicuramente.

Adesso il mercato è attivo, abbiamo molte possibilità, molte soluzioni. Dobbiamo ancora confrontarci con il mister per mettere a fuoco tutti i nostri obiettivi come abbiamo sempre fatto e come faremo anche questa stagione».

PJANIC E NAINGGOLAN? NON DIPENDE SOLO DA NOI - I due gioielli giallorossi tengono banco in queste primi giorni di vero calciomercato. «Se posso dire che Pjanic e Nainggolan resteranno? Capita a volte che i calciatori ricevano offerte importanti, prestigiose. Il rischio c'è, ma per quanto riguarda loro per il momento non sono molto preoccupato. Poi dipende anche dai calciatori, noi cercheremo di trattenerli a Roma e di rendere competitiva la squadra come abbiamo sempre fatto in questi ultimi anni»

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TOTTI? TUTTO SI RISOLVERÀ - Altro capitolo da risolvere a Trigoria è il rinnovo di Francesco Totti: «C'è una discussione molto serena tra lui e il presidente, si tratta di qualche aggiustamento riguardo alla sua futura ricollocazione da dirigente e non un problema economico, si risolverà tutto nei prossimi giorni». A farli eco è anche il direttore generale della Roma Mauro Baldissonia margine di una serata di beneficenza organizzata dalla Lega di Serie A e dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro: «Non è ipotizzabile Totti lontano dalla Roma. Abbiamo letto tante cose su richieste economiche, che non sono vere e non sono rispettose per Francesco. Semplicemente c'è un dialogo aperto tra lui e Pallotta che ottimisticamente si chiuderà presto».

AL CALCIO ITALIANO SERVONO LE SECONDE SQUADRE - Il direttore sportivo poi ritorna sulle sue recenti parole sulla penuria di talenti italiani di livello: «Non è facile oggi trovare talenti italiani, è un problema strutturale del nostro calcio. Io il primo impegno che prendo con i calciatori giovani è di garantirgli di continuare a fare questo lavoro, anche se non posso garantirgli la Roma, ho detto che per una squadra di levatura come la Roma è difficile avere giovani importanti perché ad oggi le squadre Primavera non ti offrono un prodotto finito per la prima squadra. Noi abbiamo invocato le seconde squadre, con la possibilità di pescare da questo bacino nel corso della stagione, se si riuscisse a vederle sarebbe un grande passo in avanti del nostro calcio».

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DZEKO? NON SARÀ MAI UN PROBLEMA - Il flop della stagione è stato sicuramente Dzeko, che al momento è ai margini del progetto giallorosso: «Dzeko può tornare a crescere? Dzeko è un calciatore molto forte, non è stato fortunatissimo e non ha trovato continuità, il mister ha trovato la quadratura con un attacco di tre giocatori leggeri e una media di tre gol a partita. Ma è un professionista esemplare e non sarà mai un problema per la Roma».

IL MIO FUTURO? ORA PENSO ALLA ROMA - Chiusura nebulosa sul suo futuro: «Spalletti ha detto che rimango? Penso che sia un auspicio da parte del mister. Io so quello che farò, nei prossimi giorni mi dedicherò in tutto e per tutto al mercato della Roma».

 


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