TORINO - [...] Ieri mattina, rientrato a Torino, Marotta ha telefonato all’ad azzurro Andrea Chiavelli, informandolo della volontà del calciatore di trasferirsi alla Juventus e dell’intenzione bianconera di tesserarlo: nessuna forzatura, essendo contemplata nel contratto con il Napoli una clausola risolutiva di 94,736 milioni di euro (90 se a versarla sarà il club acquirente e non il calciatore legittimato a liberarsi), istituto poco utilizzato in Italia ma diffusissimo all’estero che permette di rilevare un tesserato di altro club senza trattare, a una cifra prefissata e solitamente superiore al reale valore di mercato.
HIGUAIN HA FATTO LE VISITE MEDICHE
OFFERTE RESPINTE - Difficile, obiettivamente, che il Napoli accetti di trattare: nei giorni scorsi, mentre l’onda delle indiscrezioni montava insieme all’ansia del popolo azzurro, De Laurentiis ha ripetuto più volte di non essere disposto ad accettare alcuna offerta, spiegando di aver lasciato cadere nel vuoto anche l’unica proposta concreta ricevuta, quella dell’Atletico Madrid: 60 milioni più tre calciatori. La sensazione è che alla fine, per chiudere l’operazione e portare il Pipita a Torino, la Juve dovrà far ricorso alla clausola, per altro già attivata al fine di sottoporre il calciatore alle visite in piena trasparenza, venendo meno, in quel momento, l’obbligo di informare la società d’appartenenza. Inutile descrivere, a fronte dell’entusiasmo bianconero, l’atmosfera di Dimaro-Folgarida, dove la la notizia è piombata in tarda mattinata: l’amarezza di Maurizio Sarri, che era sicuro di poter contare ancora sull’attaccante dei record (36 gol nell’ultimo campionato: nessuno aveva mai segnato così tanto) e la rabbia di De Laurentiis, che dal Pipita si è sentito tradito.