"Messi, i cinque motivi del dietrofront: ecco perché resta al Barcellona"

Dalla dura presa di posizione contro il club al ripensamento ragionato che avrebbe spinto la Pulce ad accettare la permanenza, ecco cosa ha cambiato le carte in tavola
"Messi, i cinque motivi del dietrofront: ecco perché resta al Barcellona"© EPA
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Dal burofax al dietrofront clamoroso, il caso Messi forse ora pare aver trovato una soluzione definitiva. Il fuoriclasse argentino è passato dalla seria intenzione di lasciare il Barcellona, puntando i piedi, disertando l'allenamento, alla possibilità concreta di rimanere ancora con i blaugrana per un altro anno. Perché questo cambio così improvviso di posizione anche dopo la riunione tra il padre-manager della Pulce e il presidente Bartomeu? I motivi sono almeno cinque. 

Messi al Barcellona, i motivi del dietrofront

1. Barcellona inflessibile

Come riporta Marca, l'inflessibilità del Barcellona è il primo motivo del passo indietro di Messi. Se la posizione di Leo è stata dura all'inizio ma si è ammorbidita alla fine, quella del club non è mai cambiata: per Bartomeu Messi non va via a zero, c'è una clausola da pagare, altrimenti il rinnovo di contratto da firmare. Il braccio di ferro l'ha vinto la società e la Pulce ha dovuto mollare la presa.

2. Tribunali da evitare

Se Messi fosse rimasto rigido, quasi certamente si sarebbe arrivati ad uno scontro legale, un confronto in tribunale da derimere attraverso le vie legali, cosa che assolutamente un simbolo del Barcellona come la Pulce non avrebbe mai voluto. Messi desiderava un'uscita concordata in serenità, non con la forza. 

3. Non si può rovinare una storia bellissima

Il terzo motivo si lega benissimo al secondo. Messi non se l'è sentita di andare fino in fondo viste le condizioni, ha dovuto fare retromarcia per rispetto soprattutto della storia che ha raccontato al Barcellona, dei tifosi, dell'emblema che è diventato. Non voleva assolutamente lasciarsi male con il club e il suo pubblico. Ha vinto il buon senso. 

4. Psg e City spaventati non rischiano

Il Psg e il Manchester City, che desideravano Messi e che avrebbero provato a convincerlo a suon di milioni, in queste condizioni sono stati fatti fuori dai giochi. Nessuno ha intenzione di pagare la clausola rescissoria da 700 milioni, tantomeno di infilarsi in un caos burocratico che potrebbe avere conseguenze future. Di fatto, Messi non ha più avuto soluzioni alternative al Barcellona. 

5. Rinnovo del contratto con nuova clausola

L'ultimo motivo del dietrofront di Messi è l'offerta del Barcellona: il rinnovo del contratto fino al 2022 con l'aggiunta di una clausola liberatoria con la quale, se lo vorrà, l'argentino potrà lasciare i blaugrana nel 2021. 


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