Il piano del Chelsea: cedere Lukaku per prendere Vlahovic

I Blues alle prese col fair play finanziario: le cessioni hanno già fruttato al club oltre 156 milioni più 75 programmati
Il piano del Chelsea: cedere Lukaku per prendere Vlahovic
Gabriele Marcotti
4 min

LONDRA - Se negli ultimi due mercati il Chelsea si era contraddistinto per l'abilità nel gettare centinaia di milioni a destra e a manca (600 e passa tra estate e inverno) questa sessione è segnata dall'urgenza di far quadrare i conti viste le esigenze del fair play finanziario e delle regole sulla sostenibilità in Premier League. C’è una rosa immensa da sfoltire (anche perché, lo ricordiamo, il Chelsea non disputerà le coppe europee), vi è un monte ingaggi da ridurre e vi sono plusvalenze da ottenere. E, va detto, gli uomini mercato dei Blues, Paul Winstanley e Laurence Stewart, stanno lavorando molto e bene (anche perché - dicono i maligni - Todd Boehly ha fatto un passo indietro, lasciando il mercato agli esperti).

Traguardo a 300

Tre giocatori - anche per i buoni uffici di Boehly nel golfo - sono già stati ceduti in Arabia Saudita: Kalidou Koulibaly (Al-Hilal), Edouard Mendy (Al-Ahli) e N'Golo Kanté (Al-Ittihad). I primi due hanno fruttato una quarantina di milioni di euro, il francese era in scadenza, ma la sua partenza ha comunque ridotto il monte ingaggi. Chelsea attivo anche sul mercato interno: Mateo Kovacic, ad un anno dalla scadenza, è passato al Manchester City per 29,1 milioni, Kai Havertz all'Arsenal (70 milioni) e Mason Mount (pure lui ad un anno dalla scadenza) sta per andare allo United per 60 milioni. Aggiungiamo Ruben Loftus-Cheek (al Milan per 16 milioni) e le cessioni hanno fruttato già più di 156 milioni. Cifra che dovrebbe aumentare ulteriormente con i probabili addii di Christian Pulisic (vicino al Milan), Hakim Ziyech, Pierre-Emerick Aubameyang, Cesar Azpilicueta e, con ogni probabilità, Romelu Lukaku. Il Chelsea spera di arrivare a 230 milioni o giù di li e, al tempo stesso, ridurre sensibilmente il monte-ingaggi. Dal momento che i milioni spesi sono appena 97 (60 per Christopher Nkunku dal Lipsia, 37 per Nicolas Jackson dal Villareal) il Chelsea ha a disposizione ora un cuscinetto per rafforzare ulteriormente la squadra. Anche perché, al di là dei 75 milioni circa che spera di incamerare con le cessioni sopra citate, le partenze di quel gruppo di giocatori permetterebbero di tagliare il monte stipendi di circa 55 milioni.

Rinforzi

E allora si potrà ragionare sulle due esigenze maggiori nello scacchiere di Pochettino: un centravanti di peso e un centrocampista. Con Lukaku ed Aubameyang sul piede di partenza, il parco attaccanti è composto da Jackson (che però appare grezzo), Armando Broja (reduce da un lungo infortunio) e il giovane David Fofana (che non appare pronto per la Premier) e allora si punterebbe su un giovane di valore, con Vlahovic tra i più indiziati. In mediana, invece, Pochettino ha a disposizione solo Enzo Fernandez e Conor Gallagher, più due giovani come Cesare Casadei e Carney Chukwuemeka. Troppo poco insomma anche per chi non fa le coppe. I Blues però non hanno fretta. Il mercato è aperto per altri due mesi e sanno che l'obiettivo principale deve restare quello di cedere i giocatori in esubero. Sicuramente una cessione come l’affare Lukaku (anche per una cifra modesta) avrebbe un grosso impatto sul monte-ingaggi e potrebbe dare il la all'assalto di Vlahovic e dell'incontrista che serve a Pochettino.


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