Frattesi, la storia: dalla Lazio alla Roma, poi la vendita

Gli inizi nel settore giovanile biancoceleste e il passaggio in quello giallorosso, fino al passaggio al Sassuolo
Frattesi, la storia: dalla Lazio alla Roma, poi la vendita© Bartoletti
Lorenzo Scalia
2 min

ROMA - Il ragazzino della borgata Fidene è diventato grande, passo dopo passo. Davide Frattesi non è mai stato considerato un predestinato, a differenza del suo grande amico Gianluca Scamacca, ma è riuscito a diventare un uomo mercato e un titolare dell’Italia di Mancini attraverso un processo di crescita costante.

Dalla Lazio alla Roma

Frattesi a 7 anni faceva parte del settore giovanile della Lazio, ma a 15 anni, da capitano e numero 10 dei Giovanissimi Nazionali, cambia sponda del Tevere e firma per la Roma. Non si può dire che sia stato “tagliato“ dalla Lazio ma poco ci manca. Sulla carta era svincolato. Nel primo anno a Trigoria, tra l’altro con Scamacca che aveva fatto lo stesso salto dai biancocelesti ai giallorossi, diventa un perno delle giovanili e in poco tempo compie il salto in Primavera da sottoetà (17 anni), dove gioca e segna sotto la guida di Alberto De Rossi. Sotto la guida del guru degli allenatori del vivaio e papà di Daniele vince la Coppa Italia Primavera battendo nella doppia finale la Virtus Entella di Nicolò Zaniolo. Ma non esordirà mai all’Olimpico perché viene ceduto al Sassuolo (insieme a Marchizza) in cambio di 5 milioni. In prospettiva un affare.

I prestiti e la valorizzazione

Frattesi, appena 18enne, ritenuto non pronto dopo una presenza in Coppa Italia, va a farsi le ossa in Serie B: prima l’Ascoli, poi l’Empoli e infine il Monza, dove segna 8 gol e si conferma uno dei migliori centrocampisti del campionato cadetto. Il Sassuolo, dunque, lo riporta alla base dopo l’addio di Locatelli (passato alla Juve) e fa il salto di qualità definitivo con Dionisi. Due anni di inserimenti, gol e intensità, in più il mirino delle big puntato in fronte. Adesso un nuovo capitolo della sua carriera. Con l’azzurro dell’Italia sempre sullo sfondo, che l’ha accompagnato da quando era bambino fino ad oggi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA