Serie A, le pagelle del mercato: vedi il Napoli e ti accodi

Rivoluzioni in panchina e intrighi ancora senza soluzione, tanti addii e molti arrivi: i voti alle campagne di rafforzamento delle squadre
Serie A, le pagelle del mercato: vedi il Napoli e ti accodi© FOTO MOSCA
Alberto Polverosi
9 min

Per fortuna arriva il campionato che ci salva dalle dimissioni nazionali e dalle carte bollate di questa estate. Un campionato che sarà supervisionato da un nuovo commissario tecnico e che ci auguriamo, per lui ma anche per tutti noi, porti qualche bella novità. Abbiamo bisogno di gol e di spettacolo, ma l’avvio non è dei più incoraggianti. Non sarà più il campionato di Ibrahimovic, di Milinkovic, di Tonali, di Kim, non ci sarà l’allenatore campione d’Italia (atteso su un’altra panchina azzurra, vedremo), ma avremo nuovi protagonisti, se saranno all’altezza dei predecessori lo scopriremo presto. Per ora, a tre giorni dall’inizio della Serie A, siamo davanti a squadre incompiute, tutte tranne una, il Milan, che ha fatto un mercato logico, arricchendo l’organico, ma sulla squadra ancora ci sono dei dubbi come è stato rilevato nelle amichevoli. L’Inter si sentiva al sicuro dopo l’acquisto di Samardzic e la certezza di un sostituto adeguato alla partenza di Lukaku e invece il friulano se n’è andato subito e l’erede di Lukaku è un ragazzo di 34 anni, Marko Arnautovic, forte ma forse non quanto si aspettava Inzaghi. Il Napoli dovrà verificare per prima cosa il cambio di panchina e poi completare l’organico; la Juve finora è rimasta la stessa, ma in amichevole è stata protagonista (e aspetta Berardi e Lukaku ); la Roma è lontana dalle idee che aveva Mourinho; la Fiorentina, fra le 7 impegnate nelle coppe, è la squadra che si è rafforzata di più.

(IL CRITERIO DEI VOTI - Il voto che diamo alle 20 squadre lega, idealmente, una serie di criteri: quanto è stata rafforzata finora la squadra sul mercato, il valore relativo alle proprie ambizioni e il rendimento nelle amichevoli estive).  

Napoli 7 - Garcia da verificare, la garanzia è Osimhen

Sarebbe stato un problema, per Garcia, iniziare un’avventura così affascinante e al tempo stesso rischiosa, senza Osimhen. Per questo deve ringraziare club e giocatore. L’impatto del nuovo allenatore sulla squadra campione d’Italia è la prima verifica da fare in questo campionato. Spalletti avrebbe solo riavviato il motore, Rudi deve invece mettere le mani sulla squadra che si è rivelata la più bella, la più forte e la più completa dell’ultima stagione. Metterci le mani per non indebolirla. E i primi passi, come dimostrano le amichevoli (un solo pareggio e tutte vittorie), sono stati convincenti.

Lazio 6,5 - Buoni giocatori al posto di una stella

Tante caselle rimaste vuote nella scorsa stagione adesso (ma solo adesso...) sono state riempite a dovere. Tutte tranne una, quella di Milinkovc, impossibile da colmare con uno dello stesso livello. Le altre operazioni, al di là dei ritardi, renderanno soddisfatto Sarri. Ora ha un vero centravanti riserva, Castellanos, in mezzo al campo Kamada, a sinistra un terzino dalla bella spinta come Pellegrini, più avanti un esterno che punge come Isaksen, in mezzo un regista come Rovella che si alternerà a Cataldi. Se avesse avuto questo organico per tempo, forse anche le amichevoli sarebbero andate un po’ meglio.

Inter 6,5 - Bene nelle amichevoli, ma i dubbi crescono

C’è stato un momento in cui l’Inter sembrava davvero agguerrita e più vicina al Napoli. Rimasta travolta dalla vicenda-Lukaku, aveva piazzato un paio di colpi di spessore a centrocampo (Frattesi e Samardzic al posto di Brozovic e Gagliardini) ed era certa di arrivare a un centravanti di livello internazionale. Invece, Samardzic se n’è andato prima di mettere piede alla Pinetina e come sostituto di Lukaku è arrivato Arnautovic che in 20 anni di carriera nelle coppe europee ha giocato appena 16 partite. Per dare la caccia al Napoli occorre altro, anche se il rendimento delle amichevoli (vittorie col Psg e a Salisburgo) è stato positivo.

Milan 6,5 - Logica sì ma risultati no, rosa potenziata

Le amichevoli estive hanno scarso significato, però nel caso del Milan qualche dubbio lo avranno lasciato nella testa di Pioli. Ha perso con Real Madrid, Juventus (ai rigori) e Barcellona. Eppure era stato fatto tutto con i tempi giusti. In ogni caso l’organico è stato notevolmente potenziato. Il club ha consegnato all’allenatore due interi reparti completamente nuovi, quello di centrocampo (Loftus-Cheek, Reijnders e Musah) e quello dell’attacco (Pulisic, Okafor e Chukwueze). Pioli ha potuto seguirli da vicino, li ha già pesati e inseriti nel nuovo contesto.

Roma 5,5 - La pazienza di Mourinho e l'attesa del bomber

Aouar, Paredes e Renato Sanches avrebbero migliorato il livello del centrocampo senza la cessione di Matic, il cardine del reparto centrale della Roma. A Trigoria l’argentino e il portoghese sono arrivati solo in queste ore e Mourinho, che con le sue armi (ironia, battute, allusioni) reclamava da settimane i rinforzi, non avrà modo di verificarne nemmeno la condizione prima. Ma soprattutto la Roma ha bisogno di un centravanti: al debutto con la Salernitana al centro dell’attacco giocherà Belotti, l’unico centravanti di tutta la Serie A che nel campionato scorso ha segnato 0 gol.

Atalanta 6 - Scamacca da rilanciare, alti e bassi nei test

Gli esperti di mercato diranno probabilmente che uno dei grandi colpi del mercato è stata la cessione al Manchester United di Hojlund (vent’anni, ma nemmeno in doppia cifra al primo campionato di Serie A) per 85 milioni. Al suo posto, però, è arrivato un giocatore da rilanciare, una scommessa che Gasperini deve vincere come ne ha vinte a decine in questi anni di Bergamo. Se Scamacca tornerà quello di Sassuolo, allora sì che l’Atalanta avrà realizzato il suo ennesimo capolavoro. Se invece resterà ai livelli del West Ham, sarà un problema per Gasp. Le amichevoli hanno dato indicazioni contrastanti.

Fiorentina 7 - Più forte e ambiziosa dopo le due finali

Quello che Italiano desiderava: un portiere (Christensen) affidabile almeno quanto Terracciano, un terzino (Parisi) più tecnico di Biraghi, un regista (Arthur), una promessa talentuosa (Infantino) e soprattutto due attaccanti forti (Beltran e Nzola). Va sistemata ancora la difesa (al posto di Igor è arrivato Yerry Mina che nelle ultime due stagioni all’Everton ha giocato pochissimo causa infortuni) e bisogna capire cosa ne sarà di Amrabat, ma oggi la Fiorentina è decisamente più forte e più ambiziosa della stagione scorsa, quando è arrivata in due finali.

Juventus 6,5 - Dipende da Berardi, Lukaku e Pogba

Dalle amichevoli sono arrivate solo buone indicazioni. La Juventus ha battuto il Milan ai calci rigore e il Real Madrid e ha pareggiato con l’Atalanta. Ma è stata l’amichevole meno significativa a dare la notizia più confortante, il gol (e partita da titolare) di Pogba contro l’Alessandria. Se Allegri recupererà finalmente il francese, la squadra farà un balzo in avanti e potrà garantire anche un gioco più incisivo della scorsa stagione. Lo stesso va detto sul conto di Berardi: se l’operazione col Sassuolo andrà in porto, la Juve avrà sulle fasce Berardi e Weah e in attacco Chiesa e Lukaku (o Vlahovic) e può anche passare alt ridente. Mica male.

Bologna 5 - Massimo ritardo, mancano 5 giocatori

Una domanda come premessa: qual è il vero obiettivo del Bologna? La salvezza? Allora ci può stare anche la cessione di Arnautovic, il riferimento della squadra, capace di andare in doppia cifra pure in una stagione piena di intoppi come quella recente. Se invece le ambizioni sono un po’ meno modeste, questa operazione è un passo indietro. Nei giorni scorsi, prima della cessione dell’austriaco, Thiago Motta aveva già mostrato, con chiarezza di idee e di termini, il suo disappunto sul mercato del Bologna: a 5 giorni dall’esordio col Milan e a 11 dalla sfida con la Juve gli mancano ancora 5 giocatori.

Le altre - Il colpo Retegui, occhi su Baldanzi

Uno dei migliori acquisti delle altre 11 squadre di Serie A arriva dalla...Nazionale: Retegui. Lo possiamo considerare come l’ultimo regalo di Mancini al calcio italiano, anche se l’argentino è finito sulla sponda nemica della Samp manciniana: col Genoa, in Coppa Italia, ha già fatto fuoco e fiamme. Un bel voto anche per l’Empoli che con i soldi di Vicario e Parisi ha potenziato la squadra con Caprile e soprattutto si è tenuta Baldanzi e Fazzini. Farà parlare di sé lo svedese Almqvist preso da Corvino a Lecce. Incuriosisce come al solito l’Udinese, sempre nuova. Migliorato il Torino con Bellanova.

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