Atalanta, Lookman in stato di agitazione: può disertare Zingonia. L'Inter aspetta
Per il momento l’Inter aspetta e riflette sul da farsi, osservando attentamente quello che nelle prossime ore accadrà a Bergamo. Con la percezione forte che il cerino in mano in questo momento ce l’abbia l’Atalanta. Il no via pec recapitato a Milano ha scatenato l’ira funesta di Ademola Lookman: tecnicamente finora il nigeriano ha lavorato a parte per smaltire il problema muscolare al polpaccio che lo ha tenuto fuori dalla trasferta in Germania, ma domani potrebbe disertare qualunque appuntamento a Zingonia dove la squadra di Juric si ritroverà per riprendere gli allenamenti. La reazione scomposta del nigeriano segna un punto di non ritorno. Impossibile immaginare di far rientrare il tutto in poche ore, soprattutto considerando che nei giorni scorsi lo stesso ad Percassi aveva ammesso pubblicamente di avere ricevuto da tempo una richiesta del giocatore di essere ceduto. Una richiesta che si basava sulla vecchia promessa di agevolarne l’uscita per una cifra di 35-40 milioni di euro. Anche se l’atteggiamento è quello di un club che non vuole trattare, la realtà è che l’Atalanta considera Lookman tutt’altro che incedibile. Ma allora, perché i bergamaschi si sono regolati così con l’Inter? Alla base alcune considerazioni. La prima: l’Atalanta ha già fatto cassa cedendo Retegui per oltre 68 milioni di euro e non ha esigenze di bilancio da rispettare. La seconda: nell’estate della rivoluzione, dopo aver chiuso il ciclo Gasperini, sarebbe difficile far digerire all’ambiente un’altra cessione eccellente prima ancora di aver trovato il sostituto di Retegui. La terza: sotto sotto l’Atalanta preferirebbe cedere Lookman all’estero per non andare a rafforzare una diretta concorrente, evidentemente scottata dalle otto sconfitte consecutive tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa inanellate nelle ultime tre stagioni. Questo ragionamento su una cessione all’estero può valere anche per il Napoli, primo a muoversi su Lookman e comunque vigile in attesa di capire come si evolverà la situazione.
Lookman, questione di prezzo
L’Inter dal canto suo attende e riflette. Il presidente Marotta ha un canale privilegiato con l’ad nerazzurro Luca Percassi, eppure non è riuscito a strappare alla controparte un prezzo di riferimento, una base di partenza su cui provare a trattare ancora dopo la seconda offerta (42 milioni più 3 di bonus) che l’Inter considerava definitiva ma non troppo. In questo senso: se l’Atalanta chiedesse 50 milioni, ci sarebbe margine per provare a trattare, limando qualcosa e inserendo magari una contropartita per far quadrare i conti; se la richiesta fosse ancora più alta, l’Inter si metterebbe il cuore in pace e dirotterebbe altrove l’extra budget che Oaktree ha stanziato per un colpo top. A proposito della valutazione, l’Atalanta deve tenere conto anche della quota da versare al Lipsia, il 15% sulla plusvalenza, cioè sulla differenza tra il prezzo di vendita e i 4,34 milioni iscritti a bilancio. Per fare un esempio: portando il prezzo da 45 a 50 milioni, la quota bergamasca passerebbe da 38,9 a 43,2 milioni mentre quella del Lipsia passerebbe da 6,1 a 6,8.
