Bologna e Pierotti, è l’ora della decisione

Un uomo di fiducia di Sartori ha visto anche l’ultima partita dell’ala argentina (impiegato però da prima punta) a Baires contro il River Plate. Atteso l’ultimo report
Bologna e Pierotti, è l’ora della decisione
Claudio Beneforti
4 min

BOLOGNA - Santiago Daniel Pierotti sì o no, ora che il puzzle è stato praticamente completato al Bologna non resta che prendere una decisione. Nella notte tra mercoledì e giovedì il giovane attaccante del Colon Santa Fe ha giocato a Buenos Aires contro il River Plate davanti a un osservatore di Giovanni Sartori, e il bello è che Pierotti è stato impiegato da prima punta per motivi di necessità. Cosa abbia raccontato lo 007 rossoblù ieri al responsabile dell’area tecnica Sartori e al direttore sportivo Marco Di Vaio non possiamo saperlo, è vero che Santiago è stato sostituito dopo un’oretta e ciò può far pensare che fino a quel punto non sia stato molto costruttivo, ma è anche vero che chi deve giudicare un calciatore è chiamato a fare un’analisi più completa, a 360 gradi, valutando anche movimenti, letture di gioco, le dosi di partecipazione e generosità messe dentro la partita, oltre alle potenzialità della squadra in cui gioca e a quelle della squadra avversaria. Prima di addentrarci in quella che sarà l’operazione, è opportuno sottolineare come il fatto che Santiago sia stato utilizzato al centro dell’attacco nonostante che sia un esterno sia di destra che di sinistra è un punto a suo favore, volendo Thiago Motta davanti calciatori che sappiano fare tutto.

Dipende tutto dal Bologna

Vanno fatte alcune annotazioni. La prima: come scrivono in Argentina il Bologna ha già parlato sia con il ragazzo che con i suoi genitori, i quali non hanno nascosto il desiderio del figlio di poter giocare nel campionato italiano. Poi la seconda, che è importante quanto la prima, se non addirittura di più: Santiago sarebbe anche già stato in Italia per portare avanti le pratiche burocratiche relative al suo passaporto, e come potete immaginare il fatto che possa sbarcare nel nostro Paese da comunitario è un autentico bendiddio per i capi rossoblù. Che a questo punto starebbero studiando la strada da percorrere per quanto riguarda l’acquisizione del cartellino. Pierotti ha una clausola che consente a una società interessata di rilevarlo versando nelle casse del Colon 4 milioni di euro, ma Claudio Fenucci sarebbe deciso a negoziare l’operazione e a tal proposito Sartori e Di Vaio starebbero lavorando in questo senso anche con il procuratore del giovane attaccante argentino. Che il Bologna a oggi sia in pole per Pierotti è evidente, ma se da una parte in Argentina assicurano che il club rossoblù sia molto avanti nella trattativa, da un’altra a Casteldebole ci vanno più cauti, primo perchè non è mai facile arrivare alla quadratura del cerchio con gli argentini, secondo perché quelli del Bologna vogliono essere sicuri al 100% delle scelte che fanno, e di conseguenza stanno attenti anche ai dettagli soprattutto per quanto riguarda l’aspetto tecnico.

Pierotti rilevabile da subito

Se Riccardo Orsolini lascerà Bologna, Sartori e Di Vaio dovranno mettere a disposizione di Thiago Motta tre esterni di attacco, in caso contrario due, ma la consapevolezza che Pierotti possa giocare in tutti e tre i ruoli dell’attacco fa ritenere che questo ragazzo argentino del 2001 finirà per essere uno dei prescelti, tenendo anche presente come Nicolò Cambiaghi (che rappresenta un autentico pallino di entrambi gli uomini dell’area tecnica) non sarà rilevabile da subito, ammesso sempre che possa diventarlo in questa sessione di mercato. E su per giù lo stesso discorso vale anche per Samuel Iling-Junior, sul quale si deve ancora pronunciare Max Allegri. Insomma, quello che il Bologna potrebbe vestire entro tempi brevissimi di rossoblù è proprio Pierotti, mentre per gli altri due Sartori e Di Vaio dipendono soprattutto dalla volontà di altri.


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