Bologna, i rinforzi per Thiago Motta: oggi il vertice

Domani il raduno. Finora è Beukema l’unico colpo a segno. Decisiva la vicenda dei rinnovi e il futuro di Orsolini e Dominguez, attesi a Casteldebole
Bologna, i rinforzi per Thiago Motta: oggi il vertice© FOTO SCHICCHI
Claudio Beneforti
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BOLOGNA - Anche alla luce di quanto sia complicato l’inizio di campionato prima acquisterete i calciatori che mancano e di conseguenza mi farete la squadra, e meglio sarà. Ecco, è facile immaginare che saranno questi i concetti che Thiago Motta cercherà di far passare oggi nel corso del vertice di mercato al quale prenderanno parte l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il direttore sportivo Marco Di Vaio. Quale sarà la loro risposta? Anche i pensieri di Fenucci, Sartori e Di Vaio sono altrettanto facili da immaginare. Eccoli: fin qua abbiamo investito 15 milioni per i riscatti di Posch e Moro e l’acquisto di Beukema, a questo punto al di là del fatto che bisogna anche lavorare sulle operazioni in uscita dovendo fare cassa siamo condizionati dai punti interrogativi legati a Dominguez e Orsolini, che per il momento non rinnovano e per i quali non abbiamo ricevuto offerte importanti. Comunque anche il nostro desiderio è quello di costruire un Bologna più affidabile possibile e di costruirlo entro tempi brevi, nonostante le difficoltà con le quali per forza dovremo convivere.

Hanno ragione tutti e due

La verità è che hanno ragione sia Thiago che Sartori (e Di Vaio), perché eccome se è legittimo che un allenatore chieda ai suoi direttori di poter avere prima possibile a disposizione quella che sarà la sua squadra, ma al tempo stesso cosa possono fare gli uomini dell’area tecnica, incudine e non martello come sono, con Joey Saputo che pretende da una parte un mercato all’attivo e da un’altra un Bologna che resti competitivo, come se la botte piena e la moglie ubriaca potessero coesistere. Morale: è consigliabile che Thiago abbia addosso qualche dose di pazienza, che Fenucci informi il presidente che ci sono momenti in cui la società può e deve pensare a rientrare e altri in cui deve investire con intelligenza soprattutto se hai gli uomini giusti per poterlo fare, e questo è uno di quelli, anche perché gli uomini giusti il Bologna ce li ha. Infine per quanto riguarda Sartori e Di Vaio va detto che ciò che possono chiudere da subito, devono chiuderlo, anche se hanno a che fare (appunto) con una realtà almeno a oggi tutt’altro che chiara. E questo non si riferisce soltanto alle posizioni di Dominguez e Orsolini, ma anche a quella di Arnautovic che ora come ora si è tirato fuori dal mercato, ma solo ora come ora. Infine Cambiaso: Thiago lo rivorrebbe e volendo accontentarlo Sartori ha parlato con Giuntoli, ma una risposta potrà averla solo più avanti, magari dopo la tournèe dei bianconeri negli Stati Uniti.

Più punti interrogativi che certezze

Sì, il punto è questo, il Bologna deve decidere se aspettare che la Juve faccia una scelta su Cambiaso oppure se acquistare un altro esterno di difesa, con Ballo-Touré del Milan, Gudmundsson del Lilla e Terzic della Fiorentina che restano obiettivi importanti. Per quanto riguarda gli altri reparti va detto quanto segue: in mezzo al campo manca un centrocampista se resta Dominguez, altrimenti ne mancano due. A destra, manca un esterno alto se non si muove Orsolini, altrimenti ne mancano due. A sinistra manca un esterno alto se resta Barrow, altrimenti anche in questo caso ne mancano due. Chi sono i calciatori attualmente nel mirino di Sartori e Di Vaio? Pierotti del Colon Santa Fe, Cambiaghi dell’Atalanta, Iling-Junior (se prima allungherà, essendo contrattualizzato fino al 2025) e Miretti della Juventus, Jaschari del Lucerna. Arnautovic e Zirkzee? Resteranno a Bologna, se non arriveranno proposte né per l’uno né per l’altro.


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