Bologna, c'è Pedrola: la freccia del Barça

Aspettando l’uscita di Posch, Sartori e Di Vaio si accordano con la Sampdoria e regalano a Italiano il 21enne spagnolo: tutti i dettagli dell'operazione
Bologna, c'è Pedrola: la freccia del Barça© LAPRESSE
Claudio Beneforti
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BOLOGNA - Estanislau Pedrola Fortuny, per tutti Pedrola. Sì, annotatevi questo (lungo) nome perché nel caso in cui questo ragazzo nato in Catalogna, a Cambrils, 21 anni, cresciuto nella Cantera del Barcellona e attualmente alla Sampdoria, dovesse tornare a essere completamente quello che era prima del suo infortunio, il Bologna avrebbe fatto bingo. Per le sue potenzialità, per la sua infinita qualità, per il talento che ha addosso e che anche alla Sampdoria aveva saputo evidenziare prima che si infortunasse. In pratica nel giorno dedicato a definire il passaggio in prestito oneroso (1 milione) con diritto di riscatto (a 7 milioni, 1 milione di penale in caso di mancato riscatto) di Stefan Posch dal Bologna all’Atalanta, con nuovo inserimento last minute dell’Hoffenheim, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio (una volta ricevuta la benedizione da parte anche di Vincenzo Italiano) hanno chiuso Pedrola sempre con la formula del prestito con diritto di riscatto a 4, avendo ricevuto rassicurazioni sul suo stato fisico, primo punto, e credendo notevolmente nelle sue doti tecniche, secondo punto. Tra l’altro questo giovanissimo esterno spagnolo che può essere impiegato sia sul binario destro che su quello sinistro era stato seguito più di una volta all’inizio della stagione passata alla Sampdoria dagli stessi 007 di Sartori e in tutte le relazioni che erano arrivate sul suo tavolo trovavano spazio contenuti estremamente positivi. Saluta Iling-Junior: torna all’Aston Villa che lo girerà al Middlesbrough

Pedrola, un calvario alle spalle

Un calciatore di un’altra categoria che di conseguenza ha le potenzialità per giocare in un top-club, ecco quello che si diceva sul suo conto prima che la sfortuna mettesse lo zampino lungo il suo percorso di crescita. Una volta sottolineato come in questa nuova annata Pedrola abbia messo insieme 9 presenze in una Sampdoria che non riesce a trovare pace e fin qua neanche un allenatore che sappia traghettarla quanto meno in acque tranquille di classifica, e ciò per evidenziare che il talentino spagnolo questo guaio fisico sembra esserselo messo già alle spalle, è lecito rimarcare come il suo calvario sia cominciato nell’ottobre ‘2023, dopo un inizio di luci abbaglianti, 3 gol nelle prime 6 giornate di campionato. Prima i sanitari che lo seguivano avevano scelto di portare avanti un recupero conservativo per curare la lesione del bicipite femorale con interessamento del tendine, ma quando è tornato in campo ad aprile Pedrola ha continuato ad accusare fastidi, da qui la loro decisione (dopo alcuni consulti con specialisti) di ricorrere all’intervento chirurgico. Morale: il ragazzo spagnolo è stato operato dal luminare finlandese Lasse Lempainen, che a quei tempi disse quanto segue. «Sono intervenuto su tanti calciatori per lo stesso infortunio di Estanis e molti ora giocano ad alti livelli». Per la cronaca il professor Lempainen ha operato, tra gli altri, anche Leonardo Spinazzola e l’ex rossoblù Fabio Borini.

La gioia di Pedrola

Dopo che ha ritrovato il campo in questa annata, e in questo senso i guai vissuti dalla Sampdoria non lo hanno aiutato a recuperare trovando inevitabilmente poco spazio, nel corso di questa sessione di mercato Pedrola è stato accostato anche (oltre a un paio di club italiani) a due squadre spagnole, il Real Valladolid e il Granada, ma poi l’assalto del Bologna ha convinto i dirigenti liguri ad ascoltare le sirene rossoblù. E lo stesso ha fatto il talentino ex Barcellona, che avrebbe un diritto di recompra da 7 milioni di euro entro il 30 giugno, felice di poter restare a giocare in Italia e soprattutto in serie A


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