Fiorentina, la strada giusta

Fiorentina, la strada giusta© LAPRESSE
Alberto Polverosi
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C’è stato un tempo per criticare (cessione Vlahovic a gennaio) e c’è adesso un tempo per dire che le cose, nella Fiorentina, stanno andando per il verso giusto. E l’aspetto significativo, diciamo pure la testimonianza materiale di quanto sta accadendo nel mondo viola, è data dall’entusiasmo della gente: 8.000 abbonamenti già venduti, oltre il tutto esaurito a Moena che sta aspettando i viola in ritiro. 

È un entusiasmo in crescita, non recente, dovuto al gioco della squadra, al suo ritorno in Europa, alla conferma con prolungamento contrattuale di Italiano e ai movimenti di mercato. Anche l’estate scorsa, dopo lo scossone-Gattuso, la Fiorentina si era mossa con decisione e intelligenza, acquistando Gonzalez a titolo definitivo, oltre a Odriozola e Torreira in prestito. Insieme a Vlahovic con i suoi 17 gol nel girone d’andata, i tre sono stati i giocatori decisivi per aggiudicarsi il 7° posto. Questo mercato è stato ancora più logico. Tanto per cominciare la traballante sostituzione invernale del cannoniere serbo con Cabral è stata risolta con Jovic, un attaccante che, dopo l’anno in panchina nel Real Madrid, deve dare risposte forti e chiare sullo spessore della sua carriera proprio a Firenze: non è Vlahovic ma può avvicinarsi, anzi, deve avvicinarsi vista la concorrenza nella loro nazionale per il Mondiale in Qatar. Al posto di un terzino di livello internazionale come Odriozola ne è arrivato un altro di pari grado come Dodo: caratteristiche simili, come qualità appartengono alla stessa categoria. La dolorosa rinuncia a Torreira, regista-chiave del gioco di Italiano e vicecapocannoniere della Fiorentina nel girone di ritorno con 5 gol, ha prodotto un’idea interessante, quella di Mandragora, centrocampista totale in grado di giocare ovunque in mezzo al campo, ma con l’obbligo di aumentare il suo contributo in zona-gol. I viola avevano chiuso la stagione con un dubbio sul ruolo del portiere, dubbio brillantemente risolto con Gollini. 

Manca ancora qualcosa e restano aperti alcuni interrogativi come quello di Milenkovic, cercato da club più ambiziosi della Fiorentina, ma oggi c’è chiarezza intorno alla squadra, si vede un programma pensato, difficile da non condividere. Senza scatenarsi in eccessivo ottimismo, oggi sembra la strada giusta per continuare a crescere.


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