Fiorentina, i segreti di Christensen: il soprannome e il balletto speciale

Alla scoperta del nuovo acquisto viola. Soprannominato l'avvoltoio per la sua immensa apertura alare. Idolo dei tifoi dell'Herta. E' costato sei milioni
Ilaria Masini
3 min

Nelle prossime ore sarà a Firenze per visite mediche e firma per poi diventare ufficialmente un giocatore della Fiorentina e iniziare gli allenamenti con il resto della squadra. Oliver Christensen, portiere classe ‘99, oggi o al massimo domani, arriverà in città e al Viola Park in piena forma fisica perché ha già fatto la preparazione estiva dal momento che in Germania il campionato di Bundesliga 2 è iniziato il 29 luglio. Con la casacca dell’Hertha Berlino, club da cui proviene, il portiere ha già infatti disputato due gare, entrambe dal primo minuto. Per lui la Fiorentina ha speso 6 milioni di euro (cinque di base fissa e uno di bonus) e sembra un acquisto per il futuro, ancor più che per il presente. Ha 24 anni e secondo gli esperti del settore può crescere tanto con ulteriori grandi margini di miglioramento. Per lui Firenze rappresenta la piazza ideale per affermarsi e per diventare perfino il punto di riferimento per il futuro della Nazionale danese. 

Fiorentina, duello in porta

Christensen è pronto a firmare un contratto quadriennale, fino al 2028, con un’eventuale opzione per un altro anno. Nella stagione che sta per iniziare va ad affiancare Pietro Terracciano con il quale si gioca il posto, ma il numero uno italiano, che è già in rosa, parte attualmente in vantaggio rispetto al neoacquisto che dovrà imparare e pazientare prima di diventare un titolare indiscusso. I due portieri però si alterneranno sicuramente nelle tre competizioni in cui sarà impegnato il club di Rocco Commisso perché fra Serie A, Coppa Italia e Conference League ci sarà posto per entrambi.

Christensen in rampa di lancio

Christensen arriva in viola da retrocesso in Germania, ma le sue colpe nella debacle dell’Hertha Berlino della scorsa stagione sono davvero poche, anche se ha incassato 68 reti in 33 partite. Nel momento in cui verrà testato nel nostro campionato, avrà una gran voglia di mettersi in mostra e prendersi tutte le rivincite dopo un’annata veramente difficile nel campionato tedesco. Alto 190 centimetri e acrobatico, è molto reattivo fra i pali e dovrà dimostrare di saperci fare con i piedi, caratteristica indispensabile per Vincenzo Italiano, per diventare così un punto di riferimento per i viola così come lo è stato a Berlino dove è diventato un vero e proprio idolo. Per la sua popolarità sono state determinanti le sue prestazioni nello spareggio salvezza di due stagioni fa quando, nel maggio del 2022, l’Hertha ha affrontato l’Amburgo e Christensen si è ritrovato titolare inaspettato e decisivo con parate spettacolari. Per questo è divenuto pure un personaggio con una Christensen-dance, a lui dedicata, nata grazie a un suo balletto sotto il settore dei tifosi. Ancora prima gli era stato dato il soprannome di “Gribben fra Kerteminde”, ovvero “Avvoltoio di Kerteminde“, per la maestosa ‘apertura alare’ delle braccia e per il suo paese di nascita che è appunto Kerteminde, città della Danimarca.


© RIPRODUZIONE RISERVATA