Fiorentina, esiste un patto per l’Europa tra Italiano e la squadra

E’ andato in scena al Viola Park un confronto utile a rimarcare la volontà di tutti di andare oltre questo periodo
Francesco Gensini
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Patto per l’Europa: quella con il simbolo della Conference League provando ad aggiungere il pezzettino (ino, ma fondamentale) che è mancato nella finale di Praga a giugno contro il West Ham e che ancora dolore per il modo fa, ma anche quella che il campionato mette in palio all’ultima delle sue trentotto giornate per partecipare nella prossima stagione alle Coppe internazionali per il terzo anno di fila, in questo caso alzando il tiro e la qualità della competizione. Oppure, ulteriore opzione per dare concretezza al patto, la Coppa Italia e in questo caso il pezzettino da aggiungere sarebbe un esito differente rispetto alla finale di maggio all’Olimpico contro l’Inter. 

Fiorentina, sintonia totale 

E’ il patto stretto a suo tempo tra Italiano e i suoi calciatori e rafforzato dentro lo spogliatoio, dopo che ieri il gruppo si è ritrovato al Viola Park per la ripresa degli allenamenti. Occasione perfetta per il tecnico siciliano per ribadire il proprio pensiero, condividerlo con la squadra, avere da essa il rimando delle stesse idee e delle stesse convinzioni. Un confronto utile soprattutto a rimarcare la volontà di tutti di andare oltre questo periodo, di superarlo, senza buttare assolutamente via nulla di quello che c’è stato intanto prima che il 2023 diventasse 2024. Questo ha detto, chiesto e trasmesso Italiano alla squadra prima di andare in campo: cose che là dentro al Viola Park conoscono tutti, ma che da buon psicologo ha voluto sottolineare ancora partendo da ciò che dà forza al patto. E allora Italiano ha preferito porre l’accento sugli aspetti motivanti e ha ribadito così la sua fiducia e il suo apprezzamento a tutto il gruppo per quello che sta facendo, ma lo ha anche richiamato al senso di responsabilità nei confronti di questa maglia, che era ed è alto: richiesta confermata e rilanciata dai calciatori. 

Tre strade per l'Europa 

Non solo: Italiano ha dato peso e rilievo ai risultati fin qui ottenuti dalla Fiorentina (nonostante la brutta figura in Supercoppa, ci sono gli ottavi di Conference League raggiunti col primo posto da imbattuta nel girone, la semifinale di Coppa Italia e il +7 sul campionato 2022-23 alla giornata numero 25), con tre obiettivi su quattro ancora possibili, senza far pesare troppo l’ultimo periodo frutto a suo dire di una serie di situazioni particolari, oltre che di qualche errore ripetuto su cui lui e i calciatori stanno lavorando per trovarne la soluzione. Infine, ha invitato a mettere da parte eventuali individualismi (che non fanno parte di questo gruppo) e di ragionare usando sempre la prima persona plurale. Richieste, raccomandazioni, linee guida che hanno trovato totale condivisione da parte del gruppo, a sua volta pronto a rinsaldare il patto dentro lo spogliatoio per raggiungere quello che Italiano chiama sempre «qualche obiettivo che abbiamo in testa»: ovvero, migliorare il settimo posto del primo anno della sua gestione e l’ottavo dello scorso anno, il che vorrebbe dire entrare in Europa League che è l’obiettivo “vero” dentro il Viola Park (parentesi: mai parlato Italiano, viceversa, di obiettivo quarto posto). Ma anche andare fino in fondo se possibile alla Conference League e provarci di nuovo in Coppa, altre strade per l’Europa 2024-25, che quella sì in qualsiasi forma è in cima ai pensieri di squadra e tecnico: uniti da un patto. 


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