Inter, Djalò più di Pavard. E poi c'è il jolly N'Dicka

La società nerazzurra ha iniziato a lavorare per trovare il sostituto di Skriniar
Inter, Djalò più di Pavard. E poi c'è il jolly N'Dicka© Getty Images
Pietro Guadagno
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MILANO - Il derby ha fatto capire come si possa arrivare serenamente a fine stagione con Skriniar titolare. Ciò non toglie che lo slovacco, in vista della prossima annata, vada sostituito in maniera adeguata. Del resto, si tratta di un pilastro dell’Inter ormai dal 2017, quando sorprese un po’ tutti, imponendosi subito con Spalletti in panchina. E nulla è cambiato con Conte (al netto dell'apprendistato per la difesa a 3) e poi con Inzaghi. Insomma, è una perdita pesante, a cui occorre porre rimedio.

Muro Bayern

L’Inter, evidentemente, ha già cominciato a lavorare per individuare il suo erede. E, per la verità, dopo aver accarezzato l’idea Scalvini - comunque molto caro e già con abbondante concorrenza, tanto che la pista si sarebbe raffreddata - le mire nerazzurre si sono concentrate su Pavard. Addirittura, Marotta e Ausilio avevano cercato di agganciare il francese a fine gennaio, per cautelarsi qualora il Psg si fosse presentato con i famosi 20 milioni per portare Skriniar subito a Parigi. «L'ultimo giorno di gennaio abbiamo ricevuto un'offerta per Pavard, ma l'abbiamo rifiutata. Per noi l'aspetto sportivo viene prima di tutto», ha rivelato alla “Bild” Salihamidzic, ds del Bayern. In Germania, sono certi che quell’offerta provenisse dall’Inter. A questo punto, si tratta di capire se un nuovo assalto in vista di giugno possa avere esito differente. Beh, sembra che la situazione attorno al francese si sia ulteriormente ingarbugliata. Nonostante l’arrivo di Cancelo in prestito (ma ci vorranno 70 milioni per il riscatto dal Manchester City), il club bavarese punta al rinnovo del contratto per Pavard, in scadenza nel 2024. E, rispetto a qualche settimana fa, il difensore avrebbe aperto alla possibilità di rinnovo, anche su spinta della famiglia. La speranza dell’Inter è che il riavvicinamento sia solo temporaneo, così da non perdere l’occasione di portare alla Pinetina probabilmente il miglior sostituto possibile di Skriniar, come profilo e come statura internazionale.

In crescita

Evidentemente, non si tratta dell’unico fronte aperto, anzi. Djalò, del Lilla, tanto per cominciare, continua ad essere apprezzatissimo in casa nerazzurra. Tanto che il piano sarebbe quello di prelevarlo comunque dal club francese, Pavard non Pavard. Del resto, con un contratto anche per lui in scadenza nel 2024 e con la carta d’identità che recita 23 anni da compiere il prossimo 9 aprile, rappresenta una ghiotta occasione. Peraltro, le relazioni degli 007 interisti sul suo conto sono tutte eccellenti. Djalò è un elemento ormai in costante crescita, che si è ormai imposto in Ligue 1 e che è nel giro della nazionale maggiore portoghese: aspetta solo di fare un ulteriore salto in carriera. E sbarcare all’Inter sarebbe una sorta di rivincita, visto che in Italia è già passato, quando aveva 19 anni, ma il Milan, dopo 6 mesi, lo ha girato al Lilla nell’ambito dell’affare Leão.

Vuoto in mezzo?

Sempre a proposito di opportunità di mercato, tornando in Germania, uno dei profili in vetrina è N’Dicka dell’Eintracht Francoforte, prossimo avversario del Napoli in Champions. A differenza di Pavard, francese come lui, e di Djalò, è già libero di firmare per un nuovo club, avendo il contratto in scadenza a giugno. Tuttavia, N’Dicka non sarebbe il dopo-Skriniar, essendo di piede mancino, ma in una difesa a 3, oltre che a sinistra, ha giocato spesso al centro. E, sotto tale aspetto, farebbe comunque comodo all’Inter, visto che il destino di De Vrij e di Acerbi è in bilico: il primo è in scadenza e tergiversa davanti all’offerta di rinnovo di viale Liberazione, il secondo è in prestito e occorre trovare un nuovo accordo con Lotito per non pagare i 4 milioni previsti per il riscatto. Insomma, è probabile che là in mezzo possa crearsi un vuoto, e allora N’Dicka sarebbe davvero l’uomo giusto per colmarlo.


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