Per la Befana, quando è in programma la sfida con il Verona. Oppure, al più tardi, entro il 13 gennaio, quando l’Inter sarà di scena in casa del Monza. Insomma, Marotta, Ausilio e Baccin non vogliono andare per le lunghe con l’operazione Buchanan. Almeno nei loro piani, deve essere chiusa nella prima metà del mese. Del resto, aggiungere un esterno è ormai una priorità assoluta, tenuto conto che ieri, contro il Lecce, ce n’erano fuori addirittura tre: Cuadrado, Dumfries e Dimarco. E Pavard, entrato nel finale, si è piazzato proprio largo a destra. Buona parte dell’affare, comunque, è già stata impostata. Tanto per cominciare, il canadese ha già detto sì al club nerazzurro. È pronto a fare il salto in una big europea e sta lavorando, anche in prima persona, per ottenere il via libera del Bruges. Prova ne sia l’esclusione dai convocati per la sfida di ieri contro il Molenbeek, che fa seguito alle 4 panchine nelle ultime 6 uscite.
Inter, la prossima sarà una settimana decisiva
Insomma, Buchanan è già fuori dal Bruges. Ma manca ancora l’incastro giusto per le cifre della cessione. Esiste ancora una distanza significativa sulle valutazioni - l’Inter offre 8 milioni, mentre i belgi non vogliono scendere sotto quota 12 - e manca ancora l’intesa sulla formula. Viale Liberazione, come noto, ha vincoli molto stretti: di fatto, l’unica soluzione possibile è un prestito con obbligo di riscatto (la condizione per farlo scattare sarebbe la qualificazione ad una qualsiasi coppa, anche la Conference), ma il Bruges vorrebbe incassare qualcosa subito. «Troveremo una soluzione giusta, congrua anche con il concetto di sostenibilità – ha spiegato Marotta -. Non vogliamo illudere nessuno, non possiamo fare investimenti pesanti e faremo quello che possiamo». A logica, la fumata bianca dovrebbe arrivare a metà strada, ma i tempi non sembrano essere ancora maturi. In casa Inter c’è timore per l’intromissione del Manchester City, che, con la sua potenza di fuoco, farebbe inevitabilmente saltare il banco. Anche dalla parte del giocatore. In ogni caso, quello nerazzurro ha tutta l’aria di essere un all-in: nel senso che non ci sono vere alternative a Buchanan, ritenuto un profilo adatto anche per coprire il vuoto provocato da un’eventuale cessione di Dumfries con il quale la trattativa per il rinnovo si è complicata per le eccessive richieste del suo entourage. Essendo in scadenza nel 2025, senza prolungamento, la sua partenza diventerebbe obbligata la prossima estate. La prossima settimana potrebbe essere quella giusta anche per i rinnovi di Mkhitaryan e Dimarco. Tutto fatto, mancano solo gli annunci. Quello di Lautaro arriverà nei primi giorni dell’anno nuovo.