Juve: servono 100 milioni, ma Allegri trattiene Rabiot e Milik

Ci sono i conti da risanare attraverso la cessione dei big e piazzando tutti gli esuberi che rientrano dai prestiti
Juve: servono 100 milioni, ma Allegri trattiene Rabiot e Milik© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
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TORINO - «Vendesi». Il cartello è affisso ben visibile ai cancelli della Continassa, d’altra parte la priorità della Juve, in questa estate ancora piena di incertezze, riguarda le cessioni. Fare cassa, insomma, e prima di concentrarsi sui rinforzi bisogna risanare i conti. «Il quadro economico-finanziario della società è ancora piuttosto complicato» ha ricordato pochi giorni fa l’amministratore delegato, Maurizio Scanavino. L’impatto della mancata partecipazione alla prossima Champions League causa penalizzazione, infatti, si è innestato su una situazione di bilancio già pesante e quindi è necessario tornare a una gestione sostenibile. Dare ossigeno ai conti, quindi, attraverso la riduzione del monte ingaggi e piazzando innanzitutto gli esuberi; i giocatori, cioè, che non rientrano nei piani tecnici e che dovranno garantire, nell’ottica della società, una parte cospicua di introiti. «Vendesi», dunque, con un’avvertenza tutt’altro che secondaria: non ci sono incedibili, tutti sono sul mercato di fronte ad offerte adeguate. E il pensiero quindi corre ai campioni che potrebbero coprire da soli (o quasi) l’intero fabbisogno. L’obiettivo di incasso è di almeno 100 milioni, meglio se si arriverà attorno a quota 120. Anche di questo hanno parlato ieri a pranzo Massimiliano Allegri e il direttore sportivo Giovanni Manna: nel menù le cessioni, appunto, il tentativo di conferma di Rabiot e la volontà di riaprire una trattativa con il Marsiglia per Milik, su espresso desiderio di Max.

In vendita

Vendesi, però, innanzitutto e allora partiamo dai top player. Vlahovic, ancora frenato dalla pubalgia che l’ha costretto a saltare la Nazionale, è sicuramente il primo nome della lista: sulle sue tracce ci sono Bayern Monaco, Chelsea, Manchester United, Newcastle, Psg e Atletico Madrid. Con 80 milioni può partire. Pure Chiesa è in bilico: non soddisfatto dell’ultima, difficile stagione e con uno scarso feeling con Allegri, Federico si sta guardando attorno, forte dell’interesse che si sta manifestando dalla Premier League, con Liverpool, Manchester United e Newcastle. La Juve, dal canto suo, di fronte a 35-40 milioni non si opporrebbe alla sua partenza. La rosa dei sacrificabili comprende anche Szczesny, per via di un ingaggio da 7 milioni a stagione (nel caso, si punterebbe a 20 milioni) e Bremer, il grande colpo della scorsa estate, che ha una valutazione attorno ai 40 milioni. Ci sono poi altri due big in bilico per ragioni diverse. Nonostante sia scattato il rinnovo automatico di un anno al 2024, si lavora per la rescissione di Alex Sandro, così da risparmiare l’ingaggio di 6 milioni netti. Cuadrado invece è in scadenza e, al netto di un’offerta di rinnovo, la società è piuttosto fredda. «Mi hanno fatto una proposta - ha detto Juan dal ritiro della Colombia - ma ora non ci penso ne parleremo al rientro dalla Nazionale. Spero di arrivare ad un accordo e di continuare a giocare ad alto livello». 

Esuberi

Il capitolo ampio degli esuberi si apre con chi è di ritorno dai prestiti che non si sono concretizzati con un riscatto. Dejan Kulusevski è di rientro dal Tottenham ed è valutato 35 milioni, come da patto con gli Spurs. Gli inglesi restano interessati ma puntano ad uno sconto per non spingersi oltre 25-30. La Premier League e la Bundesliga guardano a Weston McKennie (valutato 25-30 milioni) e a Denis Zakaria (20 milioni). E poi c’è Arthur: il brasiliano pesa ancora per circa 33 milioni sul bilancio e quindi sembra improbabile arrivare ad una cessione definitiva. Opzioni? Nuovo prestito o la rescissione. Altre opportunità di incasso arriveranno invece da Luca Pellegrini, De Winter, Ranocchia e Nicolussi Caviglia.


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