La Juve di Giuntoli sul mercato: Hojlund più Holm

Il gigante d’attacco dell’Atalanta che si ispira a Haaland e l’esterno dello Spezia sono i “pupilli”  del nuovo ds
Fabio Massimo Splendore
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Ora c’è da fare la Juventus. Pedalando a testa bassa, recuperando il tempo che non è andato perso, perché Giovanni Manna lo ha riempito con le blindature di Milik e Rabiot, l’arrivo di Timothy Weah e la cessione di Kulusevski. Idee, intuizioni, una logica low cost dentro qualche strappo alla regola quando vale la pena. Questo è il calcio di Cristiano Giuntoli da quando disegna le strategie tecniche di un club da dietro la scrivania (poco) e girando molto, scandagliando campionati e mercati.

Juve, prima le cessioni

La Juventus 2023-2024 deve togliere gli esuberi per crearsi risorse da provare ad ampliare in modo decisivo con una cessione (o due) eccellenti. Quando scriviamo esuberi bisogna leggere almeno i nomi di McKennie (sondaggi dalla Premier ), Zakaria (idem, con l’Aston Villa più “caldo” degli altri) e Arthur. Poi ci sono due cessioni che ballano. L’uno o l’altra? Sì, ma se capitasse l’offerta irrinunciabile non sarebbe sbagliato pensarle insieme. Federico Chiesa e Dusan Vlahovic: nella testa della Juve 60 più 80, ma per Chiesa i 60 sono difficilmente raggiungibili almeno per ora. Più facile attestarsi sui 40-45 rispetto a quelli che sono stati i segnali del mercato, tra la Premier (leggi Newcastle e non solo), il Bayern e il Psg. Vlahovic invece, per ruolo e struttura, quella cifra la tiene benissimo: diversi club inglesi stanno aspettando l’attimo propizio, il Chelsea non è un mistero ma non è nemmeno il solo. Anche per il serbo ci sarebbe il Bayern e bisogna fare attenzione al Psg.

Hojlund e Holm i nomi in cima alla lista

Fin qui cosa c’è da togliere (nel frattempo è stata anche chiusa l’era Bonucci) e cosa si può cedere a peso d’oro. Poi il marchio di fabbrica Giuntoli deve produrre idee per potenziare la rosa. Ce ne sono due più nitide delle altre in qu e sto momento: sono garantite perché entrambi i giocatori hanno già disputato la Serie A, quindi non ci sarebbe da gestire l’ambientamento, ma l’inizio del ritiro coinciderebbe con l’avvio del processo di integrazione immediato nel gruppo bianconero. Entrambe le piste sono pallini conclamati di Cristiano Giuntoli. Cominciamo dal nome per l’attacco: parliamo del danese Rasmus Hojlund che l’Atalanta ha prelevato un anno fa dallo Sturm Graz per 17 milioni. Il novello Haaland, visto che per latitudine (lui però è danese) è stato paragonato al gigante del City a cui tra l’altro si ispira. Mancino, abile a svariare su tutto il fronte offensivo, 10 gol nella scorsa stagione, l’Atalanta ha rifiutato l’offerta da 35 milioni dello United. Un modo per fissare il prezzo di Hojlund che oscilla tra 40 e i 45 milioni: la Juve può provare a metterci dentro una quota di contropartita tecnica (ha giovani interessanti da poter mettere in vetrina). Ma l’idea Hojlund-Milik davanti è quella da seguire. Poi serve l’esterno destro. Ed Emil Holm, lo svedese dello Spezia, è il profilo giusto. Giuntoli stravede per lui, c’è anche l’Atalanta che era molto vicino a prenderlo, ma si sono aperte porzioni di mercato estero importante ed è arrivata la Juve. Chiaro che se i bianconeri accelerano hanno carte da giocarsi per acquisire una priorità. Un’operazione da 12 milioni (i liguri vorrebbero partire da una richiesta di 15) che la Juventus proverà a chiudere prima possibile per scoraggiare la concorrenza. Holm ha struttura, corsa e sa inserirsi molto bene anche in zona gol. Il giocatore che serve su quella fascia. In attesa di capire se il progetto tattico sarà il 3-5-2 o il 4-2-3-1.


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