Pagina 1 |  Il Lilla lo spinge alla Juve, Djaló chiama Weah

 Il Lilla lo spinge alla Juve, Djaló chiama Weah© LAPRESSE

Tiago Djaló, questa volta, non avrà il compito di togliere la palla a nessuno, piuttosto gli toccherà gestirla e poi lanciarla al club che dovrà fare gol. L'Inter ha un accordo per giugno a zero, è storia nota, ma la Juve s'è inserita al volo e mai come in questa fase avanza con la fiducia di poter raccogliere l'assist e piazzare il colpo subito. A gennaio. Marotta, tra l'altro, non ha intenzione di partecipare ad aste: i nerazzurri non faranno rilanci. E l'inserimento dell'Atletico Madrid, terza pretendente uscita dall'ombra nelle ultime ore, non è considerato un pericolo eccessivo.


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Juve, blitz di Giuntoli per Djaló

Il blitz di Giuntoli potrebbe diventare un delitto perfetto all'inizio della settimana che comincerà domani, l'alba di un girone di ritorno che la Juventus ha voglia di vivere con un difensore in più nella rosa: il giocatore portoghese del Lilla, 23 anni, arriverebbe immediatamente e per lui, fermo dal 4 marzo 2023 per la rottura del crociato del ginocchio destro e terrorizzato dalla prospettiva di non giocare fino a fine stagione dopo aver rifiutato il rinnovo, sarebbe una sorta di liberazione. Il dt bianconero ha già trovato l'accordo con il presidente francese Letang intorno ai tre milioni più bonus, manna pura di fronte alla prospettiva di perderlo da svincolato, e poi ha cominciato a trattare con Djaló e i suoi agenti: numeri, ingaggio, bonus. L'apertura manifestata da Tiago, tra l'altro, comincia anche ad assumere i contorni della curiosità vera: ovviamente ha parlato con Timothy Weah, suo amico ed ex collega nel Lilla.


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Prossime 48 ore decisive

La Juventus, considerando l'accordo definito e blindato con il club, si sente legittimamente in vantaggio, ma Tiago ha già messo in discussione una volta una decisione precedente - l'accordo con l'Inter - e così prima di stappare champagne aspetta di vedere nero su bianco. Aspetta la risposta definitiva e le firme sui contratti. L'impressione è che le prossime quarantotto ore saranno decisive: hanno tutti fretta, Djaló compreso. Per il resto, pronta la cessione di Filippo Ranocchia al Palermo: più o meno tre milioni in arrivo, da sommare ai 650mila euro del prestito di Huijsen alla Roma e al 20 per cento della rivendita del difensore del Genoa, Dragusin (un diritto conservato alla cessione). Ossigeno per le casse. E per l'acquisto di Tiago Djaló.


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Tiago Djaló, questa volta, non avrà il compito di togliere la palla a nessuno, piuttosto gli toccherà gestirla e poi lanciarla al club che dovrà fare gol. L'Inter ha un accordo per giugno a zero, è storia nota, ma la Juve s'è inserita al volo e mai come in questa fase avanza con la fiducia di poter raccogliere l'assist e piazzare il colpo subito. A gennaio. Marotta, tra l'altro, non ha intenzione di partecipare ad aste: i nerazzurri non faranno rilanci. E l'inserimento dell'Atletico Madrid, terza pretendente uscita dall'ombra nelle ultime ore, non è considerato un pericolo eccessivo.


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