La Juve incontra Koopmeiners: il piano di Giuntoli per portarlo a Torino

L’Atalanta chiede 60 milioni cash per il centrocampista, c'è l'idea contropartita per abbassare le pretese: tutti i dettagli
Giorgio Marota
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La tentazione di prenotargli una stanza al JHotel, o di offrirgli una cena con vista dalla collina di Moncalieri e poi di sottoporgli un contratto da firmare c’è stata. Eccome. Magari Cristiano Giuntoli e Teun Koopmeiners avrebbero volentieri sorseggiato pure un buon Barolo, solo che poi avrebbero commesso un errore gravissimo: fare i conti senza l’oste, cioè l’Atalanta, una location chic dove le consumazioni si pagano e pure a caro prezzo. Comunque, il dt bianconero e il centrocampista che fa gola a mezza Europa si sono incrociati nella pancia delo Stadium, domenica sera, e hanno accennato dei discorsi sul futuro mentre 40 mila anime attorno a loro lasciavano i seggiolini pensando alla giornata del riscatto bianconero rovinata da quella doppietta. 

Juve, affondo per Koopmeiners 

Giuntoli, a dir la verità, due giorni fa si sarebbe limitato al classico tentativo di seduzione compiacente - l’ennesimo - riassumibile nella più mourinhiana delle uscite: sei troppo forte, quando vieni a giocare da noi? Così fan molti, almeno con chi non basta un semplice blitz di una notte, e un uomo mercato sa bene quanta tela ci sia da tessere in una stoffa così pregiata. Il 26enne agli ordini dell’Atalanta ancora per poco - come sa bene pure Gasp, che infatti dice: «Fino al 30 giugno è nostro» - ora vale attorno ai 60 milioni di euro. Occhio Juve: il costo è destinato a salire e rischia di scatenarsi un’asta. Se questa è la direzione, comunque la Signora ha già abbozzato un piano: abbassare la quota inserendo Soulé nella trattativa come contropartita. La funambolica mezza punta tornerà alla base a giugno dopo il prestito al Frosinone, rivalutato grazie stagione in Ciociaria a una cifra che oggi potrebbe oscillare tra i 25 e i 30 milioni. L’argentino ha 20 anni e un futuro radioso davanti a sé, che l’Atalanta accompagnerebbe volentieri verso la maturità completa. Anche perché va pure considerato che a Koop l’ambiente nerazzurro comincia legittimamente a stare stretto. La trattativa non è facile perché i Percassi sono sicuri che in Premier ci sia qualcuno disposto a sborsare l’intera cifra. Qui però entra in gioco la volontà del ragazzo, abbinata alla corte di Giuntoli: se il dt sarà così bravo a convincerlo che nessun posto oggi è meglio della Juve, dove troverebbe una squadra giovane ma ambiziosa e nella quale lui potrebbe già trasformarsi in leader tecnico, allora tutto diventerebbe un tantino più facile. A quel punto i buoni rapporti tra i club, consolidati dalle vicissitudini comuni sull’universo delle seconde squadre, avrebbero un ulteriore peso.  

Soulé o Huijsen nella trattativa con l'Atalanta 

Soulé più 30 milioni, o magari Huijsen (altro profilo apprezzatissimo a Zingonia) e una cifra più alta: è il punto di partenza della trattativa. Alla parte cash dei bianconeri contribuirebbe il premio per la prossima SuperChampions, 30 milioni giustappunto, così da dirottare il possibile bonus d’ingresso al Mondiale (Napoli permettendo) e il piazzamento in Serie A (18 milioni in caso di 2° posto) ad altre operazioni di rinforzamento della rosa, necessarie in vista di un 2024-25 ricco di impegni. Koopmeiners, ancora più di Samardzic e Sudakov, avrebbe il pedigree adatto: è un nome già affermato che piace ai tifosi, è un classe 1998 e può essere utilizzato in più ruoli dalla cintola in su, incluso quello di trequartista con un modulo differente dal 3-5-2.  


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