Lazio, nuovo assalto per Ilic. Si insiste per Casale

Accordo con la mezzala del Verona,ma c’è distanza economica con Setti
Daniele Rindone
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ROMA- La grana portiere e gli altri assalti di mercato, per ora assalti a salve. Lotito ha rivisto Setti del Verona martedì a Milano, in occasione dell’assemblea di Lega. Hanno riparlato di Ilic e Casale. La mezzala serba è uno degli obiettivi della Lazio in caso di partenza di Milinkovic (finora nessuna offerta) o Luis Alberto (disposto a muoversi solo per il Siviglia, lo ha chiarito alla società). Su Ilic ci sono società estere, ha molto mercato. Ha 21 anni, piace a Sarri, è una mezzala moderna. Setti lo ha pagato 12 milioni, utilizzò i soldi incassati con la cessione di Lovato all’Atalanta per promuovere questo ricco investimento. Oggi lo valuta 18 milioni. E’ una cifra alta. La Lazio ha l’accordo con il giocatore, non quello con l’Hellas anche perché per trovarlo servirebbero soldi sonanti. Ieri è rimbalzato il nome roboante di Tanguy Ndombele, 25 anni, 1,81 di altezza, mediano del Tottenham, rientra dal prestito al Lione. Era stato pagato 65 milioni nel 2019. Lotito è alle prese con il deficit dell’indice di liquidità, da coprire entro il 22 giugno. Avanza l’ipotesi del versamento di tasca propria come accaduto in estate e non tramite le cessioni di Vavro o Escalante. Servono circa 5 milioni, non ci sono conferme sulla cifra, segretata dalla società. I soldi per il mercato, senza la cessione di Milinkovic, vanno stanziati dal bilancio, dalla voce ricavi. Il budget, senza un incasso record, rischia di essere limitato. Lotito ha promesso a Sarri vari colpi, gli ha dato garanzie. Mau ritroverà la Lazio il 3 luglio, il 5 sera si partirà per il ritiro di Auronzo. Non ha portiere, non ha difensori centrali a parte Patric, Radu e Kamenovic. Ne aspetta due, uno per sostituire Luiz Felipe e uno per sostituire Acerbi (se partirà). Lotito ha riparlato con Setti di Casale, valutato circa 15 milioni. Per la Lazio ne vale 10. Si ragiona sui prestiti con riscatto, con operazioni simili a quella che ha portato Zaccagni a Roma. Vale per Ilic e per Casale. Gli altri. L’obiettivo numero uno in difesa resta Romagnoli, nonostante l’impasse. Il centrale aspetta la Lazio, ma aspetta anche il Milan. La nuova proprietà potrebbe offrirgli un rinnovo maggiore. Pioli forse ha ancora bisogno di Romagnoli, è rebus centrali. Botman non è chiuso, in organico ci sono Tomori, Kalulu e Kjaer (dopo l’infortunio).

Sarri vuole un terzino titolare

Sarri ha chiesto un terzino titolare, la società vorrebbe prendere un under 25 se cederà Hysaj. Mario Giuffredi, manager di Mario Rui, ha tenuto la porta aperta parlando a Radio Marte: «Per me resterà a Napoli. Se arrivasse la Lazio o un’altra squadra ne parleremmo col club e decideremmo insieme». Voci incontrollate in attacco. In Turchia scrivono e riscrivono che la Lazio pensa a Yunus Akgun, ala di proprietà del Galatasaray, classe 2000, ha giocato nell’Adana Demirspor di Montella (9 gol e 17 assist). Voci su Pietro Pellegri, centravanti puro, in gol col Toro all’Olimpico. I granata devono riscattarlo dal Monaco, non è certo. In avanti il diesse Tare lavora all’acquisto di Cabral per circa 5 milioni. Per la società è meglio ripartire da lui, confermandolo come vice Immobile. Alle spalle di Ciro si cerca un giocatore adattabile, un’ala utilizzabile da prima punta. Sarri aveva detto sì, ma forse pensava che sarebbe costato meno. Se Mau dirà no, pista estera. E’ stato proposto Djuricic, si libera dal Sassuolo. E’ gestito dai fratelli Giuffrida, sono i manager di Vicario. Il pranzo di martedì con Tare può essere stato utile per operazioni in entrata e in uscita. 
 

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