Lazio, Tare rimane. Ma arriva Fabiani

Lotito confema la fiducia al ds ma è il primo passo verso la ristrutturazione e l’allargamento progressivo dei quadri dirigenziali
Lazio, Tare rimane. Ma arriva Fabiani© © Marco Rosi / Fotonotizia
Fabrizio Patania
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INVIATO AD AURONZO-Niente cambia, usi e costumi, gesti e abitudini. Piazza del Popolo, a notte fonda, non ha partorito la rivoluzione interna alla Lazio. Semmai ha ufficializzato le notizie trapelate nei giorni scorsi e consolidato la linea a cui Lotito pensava da mesi. Un graduale e progressivo ampliamento dei quadri dirigenziali, questo è solo il primo passo. Entra Angelo Fabiani, ex Salernitana, con delega per la Primavera e la Lazio Women. Fiducia confermata a Igli Tare, il cui perimetro è stato ridotto: continuerà a occuparsi della prima squadra, cercando una sintonia superiore con Sarri. Il segnale è chiaro. Lotito lo ha lanciato, a modo suo, smentendo ipotesi di separazione dal dirigente albanese e provando a negare la discussione (la fotografia con il ditino sventolato dal ds ha fatto il giro del web) quando la festa in Piazza del Popolo si era appena conclusa e l’avvocato Mineo (il cui figlio collabora con Igli per la Primavera) stava provando a riavvicinarli. Bisognava smorzare la freddezza salita negli ultimi giorni.

Ogni tanto discutono, è risaputo. Ci sono stati diversi precedenti, anche sotto la gestione Inzaghi. La differenza? Questa volta è accaduto in pubblico e in una fase delicatissima. Tare non aveva digerito la decisione di perdere la Primavera, ma si è dovuto arrendere. Il settore giovanile verrà riallineato sull’asse formato da Fabiani e da Bianchessi, contento per la svolta auspicata da tempo. Un colpo duro, una sconfitta da cui Tare è uscito ieri attraverso un lungo chiarimento e il solito lavoro sul mercato. Lotito gli aveva dato appuntamento alle 11,30 di mattina. Ha rivendicato le competenze del ruolo e fatto valere le sue ragioni. Non aveva mai pensato alle dimissioni. «In merito alle notizie riportate da diversi quotidiani e da vari mezzi di comunicazione - si legge nel comunicato - su una presunta lite tra il presidente e il ds Tare, che sarebbe avvenuta l’altra sera dopo la manifestazione organizzata a Piazza del Popolo si precisa che le stesse sono prive di fondamento. Il ds Igli Tare gode della considerazione e fiducia della società e del suo presidente e continuerà a svolgere, come ha sempre fatto, il ruolo di direttore sportivo della prima squadra, mentre l’ingresso in società del direttore Angelo Fabiani sarà volto alla gestione della prima squadra femminile, della Primavera femminile e della Primavera maschile».

Ruoli

Il senso non cambia, le ricadute sono le stesse immaginate in precedenza. Lotito non licenzia, non abbandona i suoi uomini, non aveva intenzione di sostituire Tare, ma di limitarlo sì e di tornare da protagonista sulla scena, senza delegare troppo come in passato. Semmai dividendo le responsabilità e allargando i quadri, per avere tutta la Lazio sotto stretto controllo. Sua la decisione di prolungare Sarri, suo l’invito ad ascoltare le richieste del tecnico, assecondandone la linea. Il motivo della discussione sarebbe stato questo e molto meno l’ingresso di Fabiani, che per adesso resterà distante dalla prima squadra. Igli, fedelissimo scudiero dal 2008, avrà tempo e modo di rimontare. Ora deve guadagnare il rinnovo del contratto, in scadenza 2023.

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