Romero e Cancellieri, futuro incerto

Poco spazio nella Lazio per i due giovani attaccanti: per l'argentino c'è il rischio di addio, l'ex veronese bene solo con l'Under 21
Romero e Cancellieri, futuro incerto
Carlo Roscito
3 min

ROMA - Età simile, situazione contrattuale opposta. Uno in bilico, l’altro appena arrivato e quindi blindato. Luka Romero e Matteo Cancellieri, a livello tecnico, coesistono però nella stessa posizione: oltre la fascia, confinati in panchina, con una manciata di minuti da spartirsi. E ora, senza l’Europa e con il recupero imminente di Immobile, la stradina che porta al campo diventa ancora più stretta. Due anni di differenza, sono finiti nell’imbuto offensivo di Sarri. Intoccabile il capitano-bomber se a disposizione, per le altre due maglie sulle fasce - con tutti in condizione - bisogna contare già un escluso eccellente tra Felipe Anderson, Zaccagni e Pedro. Si prevedono spazi ridotti all’osso nelle undici giornate rimaste, non sarà semplice emergere e lasciare il segno.

Futuro

L’argentino, classe 2004, pensava di impugnare più chance al secondo anno a Roma. Rischia di essere l’ultimo: la questione rinnovo rimane bloccata, senza un accordo in estate lascerà la Lazio a parametro zero. Finora non sono serviti a nulla gli incontri con l’agente Ramadani. In ballo, più che la distanza economica (ora guadagna circa 400mila euro) o la durata del nuovo contratto, c’è la commissione di 5 milioni da riconoscere al suo procuratore, pattuita nel 2021 al momento della firma. Lotito non è riuscito a sbloccare l’impasse, vorrebbe ridiscutere le modalità di pagamento evitando un versamento cash, magari con un premio da spalmare di pari passo con la crescita del ragazzo. Al momento solo fumate nere. Romero in stagione ha collezionato la miseria di 276 minuti, di questi sono 148 quelli in campionato. Il Monza, da riaffrontare domenica, rappresenta l’unica avversaria colpita: tap-in fulmineo sulla respinta di Di Gregorio, palla sotto la traversa e gol decisivo all’Olimpico. Un'esplosione di gioia. Era la penultima partita prima della sosta per il Mondiale, s’aspettava un 2023 diverso, invece in A ha visto il campo per soli 30 minuti: 5 con il Lecce, 12 con il Milan e 13 con la Salernitana.

Azzurrino

Non è andata troppo meglio a Cancellieri, ancora alla ricerca del primo timbro con la Lazio. Per lui 591 minuti complessivi (226 in campionato). Sarri, dopo l’esperimento da centravanti ad Auronzo, gli ha preferito la versione falso nueve di Felipe Anderson. L’ex Verona, nonostante il forfait di Immobile, è stato sganciato solo a risultato sbloccato (tranne a Bologna, 0-0), quando con la sua gamba poteva aiutare la squadra in ripartenza. La titolarità l’ha ritrovata con l’Under 21 di Nicolato, il ct l’ha schierato dall’inizio in coppia con Colombo nell’amichevole vinta 3-0 con l’Ucraina lunedì sera (sostituito al 69'). Da oggi si riaggregherà a Formello.


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