Lazio, per Berardi c'è la carta Cancellieri

Lotito potrebbe tentare l’assalto offrendo 25 milioni più il cartellino dell’ex Verona: era stato vicino al Sassuolo prima dell’arrivo a Roma
Lazio, per Berardi c'è la carta Cancellieri© Getty Images
Daniele Rindone
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Quel che desidera Sarri, ma fino a un certo punto. Provvedere ad esaudire i desideri Champions di Mau non sarà facile per Lotito. Pezzi italiani, prezzi salati. Basti pensare a Domenico Berardi, in vetrina da anni. Sempre sul punto di partire, sempre rimasto dov’è. Un anno fa il Sassuolo chiese 40 milioni alla Fiorentina e non ci saranno da aspettarsi grossi sconti alla riapertura del mercato. E’ vero che Berardi viaggia verso i 29 anni, li compirà l’1 agosto. Ma ha un contratto fino al 2027, è fresco di rinnovo quinquennale. Carnevali è un osso duro, vende al rialzo e mai al ribasso, lo dimostrano i colpi chiusi in uscita negli ultimi anni. Lotito lo sa e se vorrà davvero provare a centrare il colpo Berardi dovrà mettere sul piatto almeno 25 milioni e proporre una contropartita che possa interessare il Sassuolo. A giugno, prima che la Lazio chiudesse col Verona, la società neroverde era vicina a prendere Cancellieri per 6 milioni. L’inserimento dei biancocelesti mise fine alla trattativa. L’avventura laziale dell’attaccante si concluderà a giugno, temporaneamente se si deciderà di cederlo in prestito, definitivamente se si chiuderà un’operazione incrociata. Cancellieri può diventare una pedina in un’eventuale trattativa allacciata col Sassuolo per Berardi, sempre che i neroverdi siano ancora interessati. Sarebbe comunque un’operazione contraddittoria considerando il ringiovanimento avviato dall’arrivo di Sarri in poi e l’investimento (a fondo perduto) su un giocatore che non verrebbe più rivenduto. I piani di mercato saranno più chiari a Champions conquistata, fino ad allora Sarri vuole che ogni sforzo sia rivolto al campo. In cuor suo sa già cosa vorrebbe, chi prenderebbe, come rinforzerebbe la Lazio 2023-24. Ha bisogno di un vice Ciro e di un’ala in più perché Cancellieri è in uscita così come il baby Romero. Felipe Anderson, Zaccagni e Pedro non possono bastare in una stagione che si annuncerà lunga e difficile, con un alto tasso di competitività. In attacco sono previsti due colpi e dovranno essere di livello. 

Lazio, piano rinnovi per Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson

Il made in Italy

Il desiderio di Sarri di costruire una Little Italy a Formello, completando la rivoluzione iniziata nel 2021, è sempre più vivo. Di nomi italiani ne sono spuntati tanti negli ultimi mesi, tutti costosi a parte alcune eccezioni. Per l’attacco ballano i nomi dell’oriundo Retegui, compreso nel novero degli italiani da quando è diventato azzurro. Il mercato di serie A propone i profili di Pinamonti (sempre del Sassuolo) e di Bonazzoli della Salernitana. Sono tutte ipotesi per il ruolo di vice Ciro. Pinamonti è già stato riscattato dall’Inter per 20 milioni, Bonazzoli era stato valutato a gennaio dalla Lazio. Il primo ha costi alti, il secondo può essere preso investendo dieci milioni o poco meno. Altrimenti bisognerà riferirsi all’estero. E’ anche una questione di caratteristiche, Mau preferisce centravanti che sappiano giocare il pallone, non è interessato a lungagnogni statici. 

Il centrocampo

Sarri valuta italiani anche per il centrocampo. Investirebbe su Baldanzi e Fazzini dell’Empoli, due ventenni, un trequartista e una mezzala. Il mercato propone l’occasione Gagliardini, si svincola dall’Inter a giugno, può essere preso a parametro zero. Sarebbero innesti aggiuntivi. A centrocampo serviranno almeno due colpi se andrà via Milinkovic e se verranno ceduti Basic e Marcos Antonio. Sarri vuole una panchina più pronta per garantirsi cambi di livello tra campionato e Champions. Si fida dell’undici base e di un altro paio di ricambi, non del resto della rosa. Lo ha dimostrato palesemente. La Lazio da Champions la immagina ancora più italiana, per quanto possibile, ma soprattutto ancora più ampia.  


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