Lazio, Sarri chiama Lotito per un rinforzo: sogno Insigne, offerto Pierotti

Il tecnico a Madrid ha fatto capire che accoglierebbe un uomo in più: possono servirgli una mezzala o un’ala. Il club studierà il mercato
Daniele Rindone
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È i niziato il ping pong di mercato. I segnali, in gergo sarrista, sono inequivocabili: «Acquisti? Li avevo chiesti anche a giugno. Sono problemi societari, vediamo quello che decidono». Le parole pronunciate da Sarri a Madrid, con il ko ancora caldo, suonano come una richiesta velata di rinforzi. Ma non ricominciamo con la telenovela Berardi se il riferimento era quello. Il diesse Fabiani s’era espresso ancora prima di Sarri, aveva detto senza dire, aprendo per non chiudere, nel prepartita del Metropolitano: «Il mercato non dorme mai, se c’è qualcosa che potrà tornare utile, Lotito non si tirerà indietro». Protocollo diplomatico o prudenza per tenere le carte coperte? Ad oggi, questo trapela da Formello, tutte le intenzioni sono rivolte alla rimonta in classifica, vanno recuperati i punti persi contro le piccole (Salernitana e Verona le ultime). C’è fiducia nell’organico. Se capiterà un’occasione, vale per tutte le società, sarà valutata. Un mese fa le prospettive erano diverse, c’era la pausa all’orizzonte e si sperava nel decollo in classifica dando un’occhiata al calendario favorevole (non lo è stato). Gila non giocava, Basic era ed è fuori, si pensava all’aggiunta di un’ala tra quelle che avrebbe potuto offrire il mercato. Oggi Gila è imprescindibile, Basic può sempre partire, i nomi delle ali che sono state proposte non convincono. Sarri avrebbe riabbracciato Insigne, la società è fredda sul suo nome, forse anche per l’età (33 anni a giugno), non ha aperto ai manager della You First che lo gestiscono da qualche settimana e provano a liberarlo dal Toronto. Pierotti del Colón, 22 anni, italo-argentino, è stato solo offerto.  

Lazio, i nuovi scenari

Sarri, frase cult, spenderebbe anche «un miliardo e mezzo» sul mercato, un regalo lo accoglierebbe volentieri. In difesa si sente a posto. Sta per recuperare tutti i centrali e tra i terzini ha Pellegrini inutilizzato, ma è stato lui a volerlo a tutti i costi in estate. A centrocampo e in avanti possono servire innesti. Kamada non ingrana e andrà in Coppa d’Asia a gennaio. Vecino è stato sul punto di rompere due volte. Basic cerca squadra. Una mezzala in più potrebbe servire. In avanti le coppie sono complete: Felipe Anderson e Isaksen, Zaccagni e Pedro. Ma il rendimento è altalenante, mancano i gol. L’eventuale offerta di mercato può essere considerata per questi due reparti. Ciro e Castellanos non si toccano, a meno che il capitano non riceva offerte mostruose dall’Arabia.  

Il futuro 

Lotito e Fabiani valuteranno i risultati di fine anno, dopo le sfide con Inter, Empoli e Frosinone sarà fatto un punto. A gennaio il mercato è sempre limitato. Va detto che sarà un mese lunghissimo perché si giocherà tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa. Un aiuto farebbe comodo all’allenatore pur non essendo un tipo adatto agli inserimenti lampo. Per giugno è immaginabile una mini-rivoluzione, potrebbe coinvolgere parte dei “vecchi”, gli ultimi rimasti: Marusic, Hysaj, Felipe Anderson e si capirà cosa vorrà fare Immobile. A Sarri piacciono Colpani e Ferguson a centrocampo, ma hanno valutazioni altissime, sono tra i migliori del campionato attuale. Lotito, già a gennaio, se vorrà intervenire, non dovrà fare più i conti con l’indice di liquidità. I conti per la prossima stagione andranno fatti con i nuovi paletti Uefa che non consentono spese esagerate (bisogna quadrarle tra acquisti e monte ingaggi) rispetto ai ricavi prodotti. La speranza è che il ping pong di mercato allenatore-società non porti agli scivolamenti reciproci dell’estate scorsa che hanno visto protagonisti Lotito e Sarri. Linguaggi, comportamenti e azioni che avevano portato a confronti verbali armati. 


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