La Lazio del futuro e la lista di Tudor: chi è confermato e chi in bilico

Big tutti adatti al suo 3-4-2-1. A rischio ci sono Rovella, Cataldi, Isaksen, Hysaj e Pellegrini

ROMA - Il listone dei confermati, la lista d’attesa, la lista di sbarco. I tempi stanno diventando maturi per conoscere le scelte di Tudor. Sul campo ha misurato idonei e non idonei al suo calcio. Cinquanta giorni oggi dal suo primo allenamento, tre giornate alla fine, il mercato che incombe: il grande bivio è vicino. Il campo è stato giudice e riflette molte delle indicazioni che il tecnico ha iniziato a trasferire alla società, saranno completate con la conclusione della stagione. Ci sarà un vertice finale. Il gruppone dei big è tutto confermato, in bilico ci sono alcune delle attuali riserve. Tudor ha fatto una prima selezione, sa che non tutto si può cambiare e che gli investimenti fatti in estate da Lotito non possono essere bruciati. Ma di questo si parlerà fra tre partite, nell’incontro utile per vagliare il piano di intervento sul mercato (5-6 acquisti di base).

Lazio, la difesa

E’ il reparto che più si addice al tecnico croato, include il maggior numero di uomini conformi al 3-4-2-1 e alla filosofia che lo ispira. Patric, Romagnoli e Gila, in ordine di schieramento, si completano e rispondono alle esigenze tecniche e tattiche richieste. Romagnoli era il prototipo ideale del centrale di Sarri e il 4-3-3 sarriano era fatto a sua misura. Si è dovuto riadattare a 3, tutti gli scompensi che ha dovuto affrontare non l’hanno spinto a valutare la partenza. Vuole restare alla Lazio, per lui è stato un atto di fede, solo offerte faraoniche potrebbero tentarlo. Patric e Gila sono “braccetti” che garantiscono le avanzate che a turno il tecnico chiede. Un rebus è Casale, pur avendo lavorato con Tudor a Verona. Era stato promettente l’impatto, dopo la partita con il Verona è finito fuori. A Monza era stato preferito Hysaj e l’inserimento in corsa è stato rovinoso. Su Casale servirà un approfondimento, c’è l’idea del club di ascoltare eventuali offerte. In difesa serviranno due difensori se gli attuali quattro saranno confermati.


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Lazio, il centrocampo

E’ il reparto con più incognite e non sono soltanto quelle note legate ai casi Guendouzi (subito in rotta con Tudor, tentato dall’addio) e Kamada (ha aperto al rinnovo). Tudor non ha posto aut aut, se il francese rimarrà non sarà un problema. Kamada, lo dice il campo, per lui è un uomo chiave. Insieme a Vecino sono modelli di centrocampisti adatti al piano futuro. Hanno identikit differenti da Cataldi e Rovella, i più svantaggiati dal cambio di allenatore. Erano i registi di Sarri, sono diventati comparse. Nessuna antipatia, solo una scelta dettata da considerazioni tecniche. Tudor a centrocampo preferisce fisicità. Le due posizioni sono da vagliare, ma è difficile pensare ad una partenza. Sulle fasce Marusic è imprescindibile, Lazzari è nel conto. Non sono nelle stesse condizioni Hysaj e Pellegrini. Il primo è stato utilizzato da esterno e da centrale senza convincere. Il secondo ha giocato solo 11 minuti nel derby.

Lazio, l’attacco

Castellanos non si tocca, la società è convinta che ripagherà l’investimento con i gol. Ciro ora starebbe pensando più a restare che a partire. Zaccagni è blindato, ma spera di tornare in attacco. Luis Alberto non ha offerte. Felipe è già del Palmeiras. Senza posto è Isaksen, i test sono falliti. Più fuori che dentro è Pedro, ma partirà solo se la società troverà un accordo d’uscita. Sono tutte indicazioni tecniche, da confrontare con le idee e i conti della società. 


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ROMA - Il listone dei confermati, la lista d’attesa, la lista di sbarco. I tempi stanno diventando maturi per conoscere le scelte di Tudor. Sul campo ha misurato idonei e non idonei al suo calcio. Cinquanta giorni oggi dal suo primo allenamento, tre giornate alla fine, il mercato che incombe: il grande bivio è vicino. Il campo è stato giudice e riflette molte delle indicazioni che il tecnico ha iniziato a trasferire alla società, saranno completate con la conclusione della stagione. Ci sarà un vertice finale. Il gruppone dei big è tutto confermato, in bilico ci sono alcune delle attuali riserve. Tudor ha fatto una prima selezione, sa che non tutto si può cambiare e che gli investimenti fatti in estate da Lotito non possono essere bruciati. Ma di questo si parlerà fra tre partite, nell’incontro utile per vagliare il piano di intervento sul mercato (5-6 acquisti di base).

Lazio, la difesa

E’ il reparto che più si addice al tecnico croato, include il maggior numero di uomini conformi al 3-4-2-1 e alla filosofia che lo ispira. Patric, Romagnoli e Gila, in ordine di schieramento, si completano e rispondono alle esigenze tecniche e tattiche richieste. Romagnoli era il prototipo ideale del centrale di Sarri e il 4-3-3 sarriano era fatto a sua misura. Si è dovuto riadattare a 3, tutti gli scompensi che ha dovuto affrontare non l’hanno spinto a valutare la partenza. Vuole restare alla Lazio, per lui è stato un atto di fede, solo offerte faraoniche potrebbero tentarlo. Patric e Gila sono “braccetti” che garantiscono le avanzate che a turno il tecnico chiede. Un rebus è Casale, pur avendo lavorato con Tudor a Verona. Era stato promettente l’impatto, dopo la partita con il Verona è finito fuori. A Monza era stato preferito Hysaj e l’inserimento in corsa è stato rovinoso. Su Casale servirà un approfondimento, c’è l’idea del club di ascoltare eventuali offerte. In difesa serviranno due difensori se gli attuali quattro saranno confermati.


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