Lazio, il centrocampo
E’ il reparto con più incognite e non sono soltanto quelle note legate ai casi Guendouzi (subito in rotta con Tudor, tentato dall’addio) e Kamada (ha aperto al rinnovo). Tudor non ha posto aut aut, se il francese rimarrà non sarà un problema. Kamada, lo dice il campo, per lui è un uomo chiave. Insieme a Vecino sono modelli di centrocampisti adatti al piano futuro. Hanno identikit differenti da Cataldi e Rovella, i più svantaggiati dal cambio di allenatore. Erano i registi di Sarri, sono diventati comparse. Nessuna antipatia, solo una scelta dettata da considerazioni tecniche. Tudor a centrocampo preferisce fisicità. Le due posizioni sono da vagliare, ma è difficile pensare ad una partenza. Sulle fasce Marusic è imprescindibile, Lazzari è nel conto. Non sono nelle stesse condizioni Hysaj e Pellegrini. Il primo è stato utilizzato da esterno e da centrale senza convincere. Il secondo ha giocato solo 11 minuti nel derby.
Lazio, l’attacco
Castellanos non si tocca, la società è convinta che ripagherà l’investimento con i gol. Ciro ora starebbe pensando più a restare che a partire. Zaccagni è blindato, ma spera di tornare in attacco. Luis Alberto non ha offerte. Felipe è già del Palmeiras. Senza posto è Isaksen, i test sono falliti. Più fuori che dentro è Pedro, ma partirà solo se la società troverà un accordo d’uscita. Sono tutte indicazioni tecniche, da confrontare con le idee e i conti della società.