ROMA - Una clausola protegge la Lazio e Marusic: il contratto in scadenza il 30 giugno 2025, come testimonia il bilancio, prevede un rinnovo automatico e il prolungamento annuale a condizioni facilissime da raggiungere. Obiettivi sportivi: la curiosità è che non si tratta di una qualificazione europea o di un piazzamento tra le prime dieci. Soltanto nel caso in cui il club biancoceleste retrocedesse in Serie B, il difensore montenegrino sarebbe libero e svincolato a fine stagione. Adam, dunque, è blindato. Il retroscena risale all’ultimo rinnovo, firmato da Kezman, il suo procuratore, e Tare, ex direttore sportivo della società biancoceleste. L’opzione di prolungamento (il cosiddetto più uno) era stata tenuta segreta e nascosta dagli agenti all’epoca della firma.
Il futuro di Marusic
La clausola, a prova di bomba, mette al riparo la società e lo stesso giocatore da qualsiasi sorpresa. Legati sino al 2026. Ciò non toglie che la Lazio e Marusic, ben prima della scadenza o del rinnovo automatico, possano trattare e negoziare un nuovo accordo. È soprattutto nell’interesse del montenegrino, che ha compiuto 32 anni a ottobre e probabilmente punta a blindare in anticipo la parte conclusiva della carriera: "A Roma mi trovo molto bene" ha dichiarato in tempi recentissimi. I suoi agenti erano transitati da Villa San Sebastiano a inizio settembre e avevano provato ad aprire il dialogo in prospettiva futura. Semplicemente un sondaggio esplorativo, niente di più. Il tema dell’incontro con Lotito riguardava spettanze relative all’affare Milinkovic, ceduto in Arabia Saudita nell’estate 2023. La società, almeno in apparenza, ha tutto l’interesse a guadagnare tempo e spostare qualsiasi ragionamento, se non ci sono urgenze, alla prossima primavera.
La situazione di Rovella
Stesso discorso per Nicolò Rovella, entrato due giorni fa al Salone d’Onore del Coni nell’implorazione di Zaccagni, il capitano, al diesse Fabiani. "Rinnoviamogli subito il contratto" è stato l’invito di Mattia, che ha seguito (scherzando) il suo amico e predecessore Immobile, forse pensando al prestito biennale. Rovella in realtà ha un riscatto obbligatorio. La società e Fabiani ora non vogliono, almeno pubblicamente, toccare l’argomento rinnovi, di solito scottante nella storia recente della Lazio. Le cose vanno bene, i conti si faranno alla fine, anche sulla base degli obiettivi raggiunti. Nel caso di Rovella c’è un contratto firmato sino al 2028 accompagnato da una clausola di rescissione da 50 milioni. È chiaro che il suo rendimento sia sotto gli occhi di tutti e il valore di mercato appaia destinato a crescere rispetto al prezzo di cessione (17 milioni) stabilito nel 2023 dalla Juve. La Lazio, dopo gli ultimi due anni di gestione complicatissima a causa del secondo posto e della Champions, ha introdotto un nuovo metodo e sta cercando di silenziare qualsiasi situazione, a parire da Mandas. Daniele Baldini, collaboratore di Spalletti, domenica era all’Olimpico per seguire Lazio-Bologna: ha apprezzato la tenuta di Rovella dopo il debutto azzurro e i segnali che Zaccagni continua a inviare.