Milan, Musah ha detto sì: intesa vicina con il Valencia

Il club spagnolo chiede 30 milioni, un’altra pista è l’olandese Reijnders
Milan, Musah ha detto sì: intesa vicina con il Valencia© Getty Images
Adriano Ancona
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Arriva luglio e non coglie impreparato il Milan. La tabella di marcia è rispettata, per il momento. E di sicuro la ricerca di un centrocampista non si ferma a Loftus-Cheek. Tra una tendenza che sembra cambiata - solo acquisti a titolo definitivo, coi prestiti per ora messi da parte - e un decollo di mercato avvenuto, il mese della ripresa spalanca le porte a nuove operazioni. Settimana prossima partirà il vero assalto a Musah: col Valencia ci sono ampi margini di intesa, tra il Milan e il giocatore è invece già scattato il feeling. Chiaro, il mercato rossonero va avanti su più tavoli. Per non rendere l’addio di Tonali un terremoto dai danni irreparabili, e mettere mano al centrocampo con nomi di spessore. Musah costa, ma non troppo: perlomeno, i prossimi giorni saranno cruciali per abbassare il prezzo del suo cartellino. Da parte del Milan c’è la volontà di ottenere la fumata bianca entro l’inizio del ritiro. Non è avventato definirlo un colpo in dirittura d'arrivo.

Milan, avanti tutta su Musah

Mancano nove giorni al via dei lavori a Milanello. Per il 10 luglio saranno presenti almeno tre volti nuovi come Sportiello, Romero e appunto Loftus-Cheek. Il trequartista arrivato dalla Lazio - un classe 2004 che ha già preso dimestichezza con la serie A - sarà valutato da Pioli durante la fase di tournée del Milan negli Stati Uniti. Tutto questo, aspettando l’accelerazione per Musah: di certo c'è che il Valencia ha necessità di fare cassa. Sono le ragioni dell’ottimismo rossonero, queste, con la parallela intenzione di ottenere uno sconto robusto dagli spagnoli. Il Milan può strappare Musah - classe 2002 e titolare della nazionale statunitense, anche negli ultimi Mondiali - per una cifra vicina ai venti milioni. Ovvero una decina in meno di quanti ne sta chiedendo ora il Valencia, che ha chiuso l’ultimo campionato rischiando la retrocessione in B. Peter Lim, proprietario del club spagnolo, dovrà dare l’ultima parola nei prossimi giorni. Mentre Furlani e Moncada col giocatore hanno già raggiunto un accordo: siamo nell’ordine di due milioni di euro a stagione per quattro anni. Sperando che Musah non sia un epigono del connazionale Dest, prestato dal Barcellona ai rossoneri con un carico di speranze al seguito - nell'ultimo giorno di mercato, un estate fa - e finito fuori dal progetto. Ricostruire il reparto passa, inevitabilmente, attraverso gente già rodata anche in Europa. Un contesto in cui il Milan non vuole ridimensionarsi, dopo l'ultima semifinale di Champions League.

Gli altri nomi per il centrocampo

Il centrocampo ha sempre quello di Reijnders come nome futuribile: il giocatore dell'Az ha un costo leggermente inferiore a Musah, ma il Milan punta a ottenere un sì dagli olandesi per circa diciotto milioni. Sull'obiettivo di Furlani e Moncada, però, ci sono pure alcuni club di Premier tra i quali il West Ham vincitore dell'ultima Conference League. Una fastidiosa concorrenza, quindi, nel momento di sistemare un reparto orfano di Tonali e privo fino a novembre dell'infortunato Bennacer. Più complicato per i rossoneri, al momento, arrivare a Guler che è giovane e si trova mezza Europa addosso. Oltre che un prezzo del cartellino - circa trenta milioni, comprese le commissioni - non proprio invitante. Mentre oggi è il primo giorno da svincolato per Kamada: il giapponese, libero dopo quattro anni all'Eintracht Francoforte, ha incontrato qualche titubanza da parte del Milan per via del limite numerico sugli extra-comunitari. Loftus-Cheek, ufficializzato dal Milan ieri sera poco oltre le 19, occupa infatti il penultimo slot disponibile.


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