Calcio Mercato Napoli

Nel 2023 scadranno i contratti del mediano e del portiere. Trattative avviate con entrambi ma manca il nero su bianco: con lo spagnolo non è semplice

NAPOLI -&nbsp;Dev&rsquo;essere una scelta, o si chiama strategia o comunque rientra nel progetto, chi pu&ograve; dirlo?, e semmai nasconde un&rsquo;idea. Per&ograve; Lorenzo Insigne se ne &egrave; gi&agrave; andato, contratto che scade tra un mese, valigia sul letto e gran lungo viaggio, verso Toronto; e con lui, in quest&rsquo;onda anomala che porta via (quasi) tutti quelli del &lsquo;91, una classe ch&rsquo;&egrave; stata di ferro, si &egra

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Il contratto del difensore senegalese scade a giugno 2023 e il rinnovo appare molto complicato.

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Il contratto del centrale senegalese scadrà il 30 giugno 2023: la dichiarazione di Ramadani per fare chiarezza sul suo futuro


NAPOLI - C&rsquo;&egrave; sempre una verit&agrave; dentro i rimbalzi irregolari d&rsquo;un pallone: e pure nelle traiettorie sporche, alcune artatamente create dal vento, si riesce a far luce, con limpidezza. Fal&igrave; Ramadani &egrave; un signore che parla poco, quasi niente, praticamente mai: se ne sta nell&rsquo;ombra a gestire il proprio &laquo;mini-esercito&raquo; di talenti, lascia che intorno a s&eacute; si agiti il mercato e, con la prudenza e il buon senso ma soprattutto con riservatezza, osserva (quasi) dal buco della serratura ci&ograve; che capita intorno. Kalidou Koulibaly &egrave; un suo assistito, un pezzo grosso della scuderia, che diventa il soggetto del desiderio di un macro-cosmo ovviamente ingolosito dalla scadenza del contratto di un fuoriclasse fuori dalla norma: a giugno 2023, tra tredici mesi, si pu&ograve; salire comodamente sul K2 senza spendere un euro, offerta gratis ispirata dal tardivo intervento di Adl nell&rsquo;operazione rinnovo. Fal&igrave; Ramadani ha deciso, e scelto, di concedere al Corriere dello Sport-Stadio una dichiarazione sintetica e per&ograve; efficace, praticamente una parabola che finisce all&rsquo;incrocio dei pali, per spazzare via qualsiasi libera interpretazione intorno a quel &laquo;colosso&raquo; che stuzzica il calcio che conta: &laquo;Le quotidiane notizie che riguardano Kalidou Koulibaly e appaiono sistematicamente sui media mi spingono, in qualit&agrave; di rappresentante del calciatore, a una semplice precisazione. In questo momento, non c&rsquo;&egrave; alcuna trattativa con altri club che attiene al futuro di Koulibaly e siamo in attesa di incontrare il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per definire la soluzione migliore per il calciatore e per il club&raquo;. E dunque, la palla passa alla societ&agrave;, alla sua prossima offerta - ultima, definitiva? - per tentare di non perdere un capitale tecnico ed anche umano che inevitabilmente pu&ograve; alimentare i sogni di Barcellona e di Psg, di Chelsea e di chiunque altro stia alla finestra, perch&eacute; il tempo vola e una stagione se ne va cos&igrave;, senza accorgersene.

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<h2>Mercato Napoli, il caso Koulibaly</h2>

Quindi, qual &egrave; o quale sar&agrave; la soluzione migliore per il calciatore e per il club? Non essendoci ancora offerte dall&rsquo;estero o dall&rsquo;Italia, di cui nessuno ha avanzato l&rsquo;esistenza, ma esistendo corteggiatori, un piano-A potrebbe essere la cessione (a una cifra non inferiore ai 40 milioni), il piano-B potrebbe essere il rinnovo, e il piano-C prevedrebbe&nbsp;un lungo addio, da consumarsi nel corso dell&rsquo;anno che verr&agrave;. Il Napoli ha smentito, ieri, con un comunicato la notizia che abbiamo riportato sul caso-Koulibaly, che rimane aperto o che pu&ograve; chiudersi, ovviamente, in presenza di un avvicinamento tra le parti e su cifre superiori ai tre milioni pi&ugrave; bonus proposti tempo fa, per un costo complessivo di otto milioni di euro lordi.

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<h2>Napoli, le parole di Koulibaly e De Laurentiis</h2>

E poi altre cose le hanno dette i protagonisti in prima persona, solo qualche &laquo;ora&raquo; fa: il 19 maggio, attraverso Onze Mondial, Koulibaly, che &egrave; intellettualmente onesto, ha spalancato un orizzonte: &laquo;Napoli &egrave; una citt&agrave; difficile da lasciare perch&eacute; la volont&agrave; dei tifosi ha un peso e De Laurentiis tiene in&nbsp;considerazione la loro opinione. A me non piace scontrarmi e se dovr&ograve; andarmene lo far&ograve; in maniera pulita e senza litigare. Per il momento sono tranquillo e sto bene a Napoli ma vedremo cosa accadr&agrave; al termine della stagione&raquo;. E poi prima del triplice fischio di La Spezia, in una delle tante albe di vari nuovi giorni tormentati, Adl - 21 maggio, presentazione di &laquo;Race For The Cure&raquo; - senza schivare il problema, l&rsquo;ha affrontato a modo suo, con una frase un po&rsquo; classica e assai ricorrente: &laquo;Kalidou &egrave; un simbolo del Napoli ma deve decidere lui. Noi, ovviamente, vogliamo che resti ma la gente non la si pu&ograve; mica obbligare&raquo;. C&rsquo;&egrave; una clessidra sul tavolo e granelli di sabbia che scivolano via.

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