C’ è un mercato da avviare, ma con calma: perché adesso è il momento dell’allenatore; poi verrà quello del direttore sportivo; e infine si accenderà il computer, si andrà nel data-base di Castel Volturno, e si metteranno assieme tutte le informazioni necessarie per ritoccare il Napoli. C’è una squadra che ha stravinto il campionato, non c’è molto da aggiungere, semmai ci sarà da fronteggiare qualche emorragia: Kim può andare al Manchester United e dunque bisognerà trovare un difensore centrale, qualcuno che garantisca la sorprendente solidità offerta dal coreano al suo primo anno italiano. I cinquantotto milioni di euro che il Manchester United è intenzionato a spendere sarebbero sufficienti per investire; poi per guardare altro.
Napoli, le scelte per il prossimo centrocampo
E’ chiaro che sarà indispensabile sistemare il centrocampo, perché Ndombele torna al Tottenham e Demme chiede spazio: senza Spalletti, come sembra ormai chiaro, andrà anche deciso il destino di Gaetano, sul quale l’allenatore toscano avrebbe scommesso come centrale del futuro. Dunque, cercasi un erede di Lobotka, qualcuno che gli somigli, che possa sostituirlo quando ci sarà bisogno di farlo rifiatare. E poi un interno. Ci sono due nomi su tutti, là in mezzo: il primo è quello di Teun Koopmeiners (25), che due anni fa aveva praticamente l’accordo con Giuntoli. Non è mai svanita la simpatia del tuttofare olandese, che sa bene di quanto il Napoli sia interessato a lui: ma intanto la situazione è cambiata, c’è un contratto con l’Atalanta, bottega come noto assai cara. E poi c’è Davide Frattesi (23), pure lui da andare a trattare con una società - il Sassuolo - per nulla intenzionato ad abbassare le proprie richieste, sempre elevate. Ma Napoli e Sassuolo hanno ottimi rapporti, un anno fa è stata chiusa l’operazione-Raspadori, in passato i due club hanno avuto modo di parlare anche di Berardi: c’è cordialità e feeling.
Napoli, a caccia di fantasia: le prefernze
Ma se qualcosa dovesse inaspettatamente cambiare, se cioé arrivassero offerte per Zielinski, che andrà in scadenza nel 2024, allora il Napoli si troverebbe costretto a inseguire qualcuno che lo ricordi: chiacchierate con l’Udinese ce ne sono state e gli affari non sono mancati, nel listone della spesa è sempre rimasto inchiodato Lazar Samardži? (21), tedesco naturalizzato serbo, raffinato esponente d’un ruolo mai in via d’estinzione, quello del genio. Samardži? ha sedotto il Napoli ripetutamente, De Laurentiis è consapevole che per averlo sarà necessario uno sforzo che lo spinga ad investire una trentina di milioni di euro, ma l’amicizia con la famiglia Pozzo è ventennale, cementata da una serie di operazioni.
La difficile scelta su Osimhen: gli scenari
Il capitolo più delicato finirà per infiammare la prossima estate, perché un attaccante come Osimhen ha un mercato sempre indemoniato intorno a sé: lo vuole mezza Europa, incurante della sua quotazione che oscilla intorno ai 120 milioni e va pure oltre. De Laurentiis vorrebbe tenerlo, farà il possibile e anche l’impossibile, pur sapendo che non sarà semplice resistere: ci saranno mesi durissimi da vivere, per fingere che i soldi in fin dei conti non siano tutto nella vita.