Il Napoli ha scelto: è Samardzic il sostituto ideale di Zielinski

Il gioiello dell’Udinese è l’unico profilo che gli azzurri seguono in Serie A. Gli altri giocano all’estero: da Karlsson a Veiga
Il Napoli ha scelto: è Samardzic il sostituto ideale di Zielinski© LAPRESSE
Antonio Giordano
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Il mercato come non si sarebbe mai immaginato, con una rivoluzione silenziosa che va a completare quella di un anno fa. Il mercato insospettabile, certo esce uno ed entra un altro, ma con un turnover che va (già) oltre, che non può ignorare l’addio di Gollini (e dunque un altro secondo), i saluti di Ndombele (e necessariamente un centrocampista che ne prenda il posto), la presumibile partenza di Lozano e di Zielinski (con un esterno alto e un centrocampista di palleggio da scovare nel giro per il mondo), l’indispensabile esigenza, quando arriveranno i fondi dalla Germania, di dotarsi di muscoli e di centimetri (un centrale, si chiamano così) per sostituire Kim. E se tutto finisse qua, se proprio Demme non dovesse costringere ad un cambio, e se Mario Rui riuscisse a resistere ai petrodollari, sarebbero cinque acquisti: non tantissimi, neanche pochissimi, per un club che ha già modificato se stesso, non avrà l’allenatore geniale (Spalletti, ormai una leggenda) che ha esaltato il Napoli, né l’architetto visionario (Giuntoli, chi sennò?) che ha offerto il contributo per la costruzione.

Napoli, tutto sul talento dell'Udinese

Sarà vietato inseguire i cloni ma sarà necessario afferrare la qualità (alta, anche altissima) da inserire in una squadra ch’è forte di suo, porta in sé un progetto sviluppato negli anni anche attraverso la premiata ditta Mantovani & Micheli, il segnale di una continuità tecnica ed anche filosofica a cui il Napoli non ha rinunciato. In Italia, per ora, c’è un solo nome che sembra abbia stregato De Laurentiis, indotto a riflettere su Lazar Samardzic (21 anni), un tedesco naturalizzato serbo che ricorda Zielinski e non solo perché gioca a Udine, la residenza originaria del polacco: il passo, l’incedere, la tendenza a personalizzare la giocata, la verticalità, la «musicalità» del palleggio ne fanno una tentazione, non ancora un’ossessione, pure perché la famiglia Pozzo ha sempre ambizioni legittimamente rilevanti. Ma questa è una strada, è già stata percorsa in passato, e i rapporti personali, la stima, l’empatia tra i presidenti incidono e agevolano trattative apparentemente impossibili. Il Napoli, e non per esterofilia, guarda all’estero, a mercati teoricamente più avvicinabili: c’è Gabriel Veiga del Celta Vigo (21) che sta da un bel po’ nel database, e però pure per lui ci vorrebbe un bonifico da strapparsi la barba; mentre pare più accessibile Rodri Sanchez (23) del Betis Siviglia. Ma il mercato, in quella terra di qualcuno, lo orienterà Zielinski, partendo o restando... 

Le trattative sull'esterno

E sull’esterno, ovviamente, dipenderà da Lozano, che può liberare una corsia e poi anche la fantasia dell’area scouting, già ripetutamente allertata: Jesper Karlsson (24) è lo svedesino dell’AZ che gioca a sinistra a piede invertito, può essere alternativo a Kvara, ma può comodamente industriarsi a destra, perché in area Osimhen sa aspettare i traversoni e trasformarli in emozioni. Karlsson, che al Maradona ci ha giocato e vinto con l’AZ nell’ottobre del 2020, è in quel lotto di esterni da monitorare, ci sta dentro anche Edon Zeghrova (24) che per età, costi e, soprattutto, caratteristiche, s’è guadagnato simpatie. Il sogno, a destra - per chiudere con il sinistro - sarebbe Domenico Berardi (29), lui sì l’interprete perfetto, in coppia con Politano, per sublimare ulteriormente il 4-3-3: però pure sognare costa, a volte.


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