Napoli, i tre colpi che vuole Mazzarri. Zielinski resta in sospeso

Contro la Roma oggi il tecnico tocca quota 500 panchine in A. L’obiettivo è riprendersi il quarto posto, in attesa dei rinforzi promessi da De Laurentiis
Antonio Giordano
4 min

È stato bello, certo che sì, però adesso è già cominciata un’altra vita, bisogna orientarla, e non c’è piu tempo da perdere: sui tetti di Roma, in uno stadio che t’afferra emotivamente alla gola, è il momento della verità, perché per starsene bene, dentro una comfort zone lussuosa come quelle nelle quali il Napoli s’è adagiato ripetutamente, bisogna spalancarsi le porte della Champions League. È una dimensione misteriosa, non si può azzardare alcuna previsione - né ottimistica, né pessimistica - ma questi 90’ assai “special” pesano, eccome, perché contengono in sé l’essenza del calcio (quello moderno e contemporaneo, quello futurista) in cui il sentimento sta al di là dell’interesse: e il quarto posto, che è il passepartout certo, sta nascosto tra le pieghe, le ombre e le insidie di una partita complicata, come possono esserle tutte quelle che si affrontano con Mourino.

Napoli, la ferita 

C’è una ferita che sanguina, lo 0-4 con il Frosinone in Coppa Italia; ci sono risposte che Mazzarri cerca di dare a se stesso - un principio di continuità che offra un senso compiuto al suo mandato - e poi ci sono gli orizzonti: Roma è il bivio pericoloso da affrontare persino a velocità sostenuta, perché per ritrovare un pizzico di autostima è necessario scacciare via i fantasmi e posare un’altra pietra sulla ricostruzione. In genere, vincere aiuta pure a soffocare il dolore, e il Napoli è consapevole di dover osare, per scrollarsi dall’anima le scorie di questo quadrimestre rovinoso dal punto di vista ambientale, ma anche in prospettiva: in casi del genere, l’unica soluzione salutare arriva dal campo.

Napoli, il mercato e i rinforzi

E comunque Roma-Napoli conduce dritto poi al mercato, può offrire ulteriori suggerimenti a questo piano di parziale emergenza che Aurelio De Laurentiis, nell’intervista pubblicata ieri sul Corriere dello Sport-Stadio, ha annunciato: «Faremo almeno tre operazioni. Rinforzeremo la difesa con un centrale e un terzino destro, per avere un rincalzo di Di Lorenzo. E poi prenderemo un centrocampista, forse due. Elmas è già venduto. E Zielinski ha detto che voleva rimanere a Napoli tutta la vita ma tra il dire e il fare c’è di mezzo che, essendo polacco, del sole e del mare gli interessa fino a un certo punto». Sarà per questo, ovvio che sì, che la signora Laura Zielinski ieri ha postato sui social una foto del marito - steso sull’erba dell’Allianz, dopo la vittoria nella scorsa primavera del Napoli in casa della Juventus - e l’ha addobbata con una frase secca: «Giù le mani da Piotr». E dunque, Elmas verso il Lipsia, Zielinski nella terra di mezzo, e giro d'orizzonte per riverniciarsi: Mazzocchi (28) della Salernitana scalpita; Soumaré (25 a febbraio) del Siviglia è il primo profilo per il centrocampo; poi ci sarà da aspettare per scorgere un altro centrale. 

Roma-Napoli, pesa come un lingotto

Mentre, invece, il Napoli deve portarsi avanti con il lavoro cominciando dall’Olimpico, in questo faccia a faccia con la Roma ch’è pesante come un lingotto d’oro: la stagione è lunga, secondo le consuetudini della retorica, però va anche accorciandosi e Mazzarri, che ne ha perse quattro su sette, ha bisogno non solo di punti ma anche di energia nuova, positiva per la sua ottava panchina stagionale, la cinquecentesima della sua carriera. Tre punti da lanciare poi sul tavolo, per un all in che vada persino oltre il Monza (in calendario il 29): qui si rifà il Napoli, che ha voglia di starsene nell’Élite.


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