Napoli, la Fiorentina resiste per Comuzzo: la situazione

Il ds Manna ha lavorato anche ieri per sbloccare le ultime due trattative: per il difensore si gioca sui bonus mentre Saint-Maximin saluta il Fenerbahçe in attesa dell’accordo con l’Al-Ahli
Fabio Mandarini

ROMA - Quasi al Maxi. Che poi non è altro se non il diminutivo che Allan Saint-Maximin, cognome importante e piuttosto complesso da stampare per esteso, ha esibito anche a Istanbul sulla maglia del Fenerbahçe. Maxi con il numero 97: nel Napoli non ce l’ha nessuno, è libero, lo aspetta così come lo aspettano i nuovi compagni e Antonio Conte. La storia è ormai agli sgoccioli: il giocatore ha salutato ieri pomeriggio i suoi ormai ex colleghi e il suo ormai ex allenatore José Mourinho, dopo una sessione di lavoro, e dunque oggi non farà parte dei convocati per la partita di Süper Lig contro il Rizespor. Ha cominciato a preparare il trasloco mentre l’Al-Ahli, il club che detiene la proprietà del suo cartellino, e il Napoli s’impegnavano a confezionare l’accordo per il prestito oneroso fino a giugno - un’operazione complessiva da 4 milioni di euro - e Al-Ahli e Fenerbahçe risolvevano il prestito firmato a luglio 2024. Sei mesi in Turchia e sei in Italia. Nota importante: il mercato arabo ha chiuso i battenti venerdì, ma il problema dei limiti temporali che inizialmente sembravano perentori per interrompere il trasferimento temporaneo e registrare il rientro alla base prima di una nuova partenza, è stato superato. Poi, gli arabi e il Fene si sono dedicati a sistemare ogni aspetto tra loro. Soprattutto quelli economici: compresa la possibilità di corrispondere una quota a titolo di indennizzo per il disturbo di perdere un giocatore a stagione in corso.

Napoli, il quadro sul mercato

Anche il Napoli e l’Al-Ahli stanno definendo il loro accordo: appena gli ultimi aspetti saranno sistemati, l’esterno sinistro francese Saint-Maximin detto Maxi, 28 anni il 12 marzo, potrà iniziare la nuova avventura. Un po’ a sorpresa: prima di lui il club ha provato a prendere Garnacho, Adeyemi, Ndoye, Lang, ha carezzato la suggestione Chiesa e a un certo punto nell’elenco successivo alle primissime scelte ha pensato anche a Boga - reduce da un infortunio muscolare e fuori dal 15 dicembre - e ad Amuzu. Manna, però, l’ha sempre ritenuto il più funzionale di questa lista-bis; insomma, era il prediletto. Nella migliore e più ottimistica delle ipotesi, se il cerchio burocratico si chiuderà nei tempi giusti e tutte le congiunzioni astrali si verificheranno a catena, potrebbe addirittura apparire da spettatore all’Olimpico per Roma-Napoli. Soltanto un’ipotesi, sia chiaro. Il quadro perfetto, diciamo, anche perché contestualmente, magari domattina, sarebbe pronto per l’uso delle visite mediche che il Napoli usa effettuare a Villa Stuart. Neanche lontano dall’hotel dove il gruppo squadra ha trascorso la vigilia romana in ritiro. 


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Napoli, muro viola per Comuzzo

Manna, oggi atteso da Milano, ha continuato anche a tessere la tela per quello che potrebbe diventare il vero colpo di gennaio in mancanza del graffio d’autore in attacco dopo l’addio di Kvara: Pietro Comuzzo. Ieri regolarmente convocato per la partita che la Fiorentina giocherà oggi alle 15 con il Genoa al Franchi, ma a quanto pare destinato alla panchina. Commisso continua a fare muro, nonostante il Napoli abbia rilanciato l’offerta avvicinandosi ai 40 milioni richiesti: 5 per il prestito, più 25 per il riscatto e bonus per altri 5. Totale, più o meno 35 milioni per un difensore di 19 anni - 20 il 20 febbraio - che ha il futuro in tasca. Sfida complessa, si prova a ridurre la distanza con i bonus, ma al gong di piazza affari del calcio manca un giorno. Intero: c’è tempo fino alla mezzanotte di domani.


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ROMA - Quasi al Maxi. Che poi non è altro se non il diminutivo che Allan Saint-Maximin, cognome importante e piuttosto complesso da stampare per esteso, ha esibito anche a Istanbul sulla maglia del Fenerbahçe. Maxi con il numero 97: nel Napoli non ce l’ha nessuno, è libero, lo aspetta così come lo aspettano i nuovi compagni e Antonio Conte. La storia è ormai agli sgoccioli: il giocatore ha salutato ieri pomeriggio i suoi ormai ex colleghi e il suo ormai ex allenatore José Mourinho, dopo una sessione di lavoro, e dunque oggi non farà parte dei convocati per la partita di Süper Lig contro il Rizespor. Ha cominciato a preparare il trasloco mentre l’Al-Ahli, il club che detiene la proprietà del suo cartellino, e il Napoli s’impegnavano a confezionare l’accordo per il prestito oneroso fino a giugno - un’operazione complessiva da 4 milioni di euro - e Al-Ahli e Fenerbahçe risolvevano il prestito firmato a luglio 2024. Sei mesi in Turchia e sei in Italia. Nota importante: il mercato arabo ha chiuso i battenti venerdì, ma il problema dei limiti temporali che inizialmente sembravano perentori per interrompere il trasferimento temporaneo e registrare il rientro alla base prima di una nuova partenza, è stato superato. Poi, gli arabi e il Fene si sono dedicati a sistemare ogni aspetto tra loro. Soprattutto quelli economici: compresa la possibilità di corrispondere una quota a titolo di indennizzo per il disturbo di perdere un giocatore a stagione in corso.

Napoli, il quadro sul mercato

Anche il Napoli e l’Al-Ahli stanno definendo il loro accordo: appena gli ultimi aspetti saranno sistemati, l’esterno sinistro francese Saint-Maximin detto Maxi, 28 anni il 12 marzo, potrà iniziare la nuova avventura. Un po’ a sorpresa: prima di lui il club ha provato a prendere Garnacho, Adeyemi, Ndoye, Lang, ha carezzato la suggestione Chiesa e a un certo punto nell’elenco successivo alle primissime scelte ha pensato anche a Boga - reduce da un infortunio muscolare e fuori dal 15 dicembre - e ad Amuzu. Manna, però, l’ha sempre ritenuto il più funzionale di questa lista-bis; insomma, era il prediletto. Nella migliore e più ottimistica delle ipotesi, se il cerchio burocratico si chiuderà nei tempi giusti e tutte le congiunzioni astrali si verificheranno a catena, potrebbe addirittura apparire da spettatore all’Olimpico per Roma-Napoli. Soltanto un’ipotesi, sia chiaro. Il quadro perfetto, diciamo, anche perché contestualmente, magari domattina, sarebbe pronto per l’uso delle visite mediche che il Napoli usa effettuare a Villa Stuart. Neanche lontano dall’hotel dove il gruppo squadra ha trascorso la vigilia romana in ritiro. 


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