La trattativa tra Napoli e Galatasaray per il trasferimento di Osimhen non s’è fermata neanche nel weekend. A tenere i contatti è stato soprattutto George Gardi, l’intermediario, considerando che Abdullah Kavukcu, il vicepresidente responsabile del mercato del club, è rientrato sabato mattina a Istanbul da Milano, dopo tre giorni di incontri e trattative, per partecipare ai funerali di Ismail Sarikaya, membro del consiglio di amministrazione ed ex presidente dell’Associazione dirigenti e imprenditori del 1905 Galatasaray. Dalla Turchia annunciano, però, che è pronto a ripartire: c’è fiducia sulla conclusione dell’affare, anche se il Napoli non darà il suo placet fino a quando non sarà concluso il processo di verifica delle garanzie bancarie pretese a copertura delle tre rate in cui è articolata l’offerta. Per la precisione: 40 milioni di euro garantiti da versare entro fine luglio; 17,5 milioni garantiti entro maggio 2026; e 17,5 milioni garantiti entro maggio 2027. Totale 75 milioni di euro: l’importo della clausola (scaduta giovedì).
Osimhen-Galatasaray, si chiude l'affare
De Laurentiis aveva inizialmente chiesto un pagamento in due tranche: 37,5 milioni a fine luglio e 37,5 milioni a fine maggio 2026, con due lettere di credito a copertura. Garanzie bancarie che, vale la pena ricordarlo, hanno un costo che genere si aggira intorno al 2% dell’importo garantito. Per completezza: un istituto di credito, generalmente, non le concede mai in bianco e dunque l’acquirente deve anche produrre garanzie reali. Questo per dire che tutta l’operazione avrà dei costi supplementari per il Galatasaray e l’affare, complessivamente, sarà uno dei più onerosi dell’intero mercato europeo. Cartellino a parte, Osimhen guadagnerà 16 milioni di euro a stagione a Istanbul.
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